Quattro ragazzi, acnosi ed imberbi adolescenti, Filippo Farolfi (cantante e chitarrista), Pablo Lorenzo Almansi (basso), Luca Manzella (chitarra solista) e Lorenzo Apollonio (batteria), decidono nel 2019 di mettere in piedi una band per condividere passione, idee ed emozioni traducendo il tutto in un Pop Punk Rock di facile presa.
Questo “Dimmi“, realizzato con il sostegno di Mic e Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, è l’album di esordio dei quattro giovani bresciani, i quali, oltre a qualche inevitabile errore di impostazione e di costruzione armonica (data anche l’età), presentano degli spunti interessanti.
I dieci pezzi possono essere divisi, letti i titoli, in due grossi ambiti: quello geografico del viaggio e quello più personale legato ad esperienze con il gentil sesso.
Il senso di appartenenza localistico emerge nella spensierata opener, una punk rock song, che racconta la Brescia, e i suoi spazi, dei giovani lombardi. Si passa al trittico echeggiante figure femminili: “Serena” è una classica canzone pop che potrebbe essere selezionata per approdare a Sanremo Giovani; la seguente, con il classico tiro punk rock, è un inno all’altruismo, che mette in guardia dagli eccessi cercando di porre l’attenzione sul fatto di volersi un po’ più bene; fra Cccp e Ramones sta “Chiara Se Ne Va” ritratto della velocità schizofrenica di una giovane saffica in preda a situazioni al limite del guaio.
La fine di un rapporto spesso è vissuto in maniera problematica, non se ne capiscono i motivi, si fanno delle domande alle quali non si ricevono risposte e, a volte, l’unico rimedio a tutto questo è cambiare aria, posto, nazione, per esempio andando in Norvegia. La title track è molto intimistica e sognatrice e se si va in Norvegia si può anche smettere di sognare Oslo perché la si deve visitare.
E’ quantomeno sintomatico dei nostri tempi moderni (o tempora o mores) che ragazzi così giovani abbiano dimestichezza di taluni argomenti e per di più ne abbiano già una certa conoscenza: tematiche psichiatriche sono ben sintetizzate nel loop ipnotico musicale di “Tavor“.
Prima di chiudere con altre due canzoni “geografiche” c’è l’intermezzo di “Grigio Cemento” in odore di Alt Rock e la sua cupezza solitaria, una traccia decisamente di passaggio (molto orecchiabile comunque l’assolo di Manzella); facciamo un passo indietro e troviamo il pezzo numero otto che mi ricorda moltissimo Neffa e la sua “Il Mondo Nuovo” per la ritmicità rotolante.
Si chiude con “Berlino” il pezzo più riuscito di tutto il disco, una traccia che riesce a far dialogare musica e testo in perfetto sincrono dialettico. Nulla di eccezionale ma ci sono molte idee stimolanti da sviluppare in futuro per un ulteriore salto di qualità.
Leonardo Tomei
Tracklist:
- Brebemi
- Serena
- Pamela
- Chiara Se Ne Va
- Dimmi
- Sognando Oslo
- Tavor
- Fiori di Tunisi
- Grigio Cemento
- Berlino
- Anno: 2024
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Pop Punk Rock
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