Per chi è di Torino come il sottoscritto e ha passato mezza vita nei bassifondi del metal urbano il nome Braindamage fa venire quella sorta di brivido sulla schiena. Era il tardo 1988 quando li sentii per la priva volta. Ho ricordi soffusi e frammentari di quel periodo, non tanto per l’uso di alcool che era ancora limitato in quell’anno, ma per quanto ne abbiamo ingerito da li in poi. La cosa relegò frammenti, schegge impazzite di ricordi tra un buco nero e l’altro. Si bazzicava in centro, tra Via Viotti e Rock n Folk, a piazza castello da Maschio. Si pascolava per prati urbani di asfalto, cavalcando motorini o arancioni mezzi di trasporto pubblici. Ho ricordi di Dracma Records, di un sacco di band fighe che giravano in quegli anni.
Una di queste erano sicuro i Braindamage del buon Andrea Signorelli, partiti come band Thrash metal d’elite, nel senso che non copiavano ne seguivano nessuno. Questa libertà li portò ad essere probabilmente la prima band Crossover Italiana. Certi nomi sono ancora attuali e attivi oggi, e gli amici della AUA records, che non finiremo mai di ringraziare, aggiungono questa piccola gemma alla raccolta di Italian Metal Heroes.
Hanno optato per “Tales Of The Secret Wars“, un Ep di 5 pezzi per poco più di 16 minuti di sulfureo metallo di indefinibile origine. Per onor di cronaca dico subito che le cinque tracce sono riregistrazioni di canzoni presenti nell’album “Collapse” uscito nel 1999, tirate a lucido per l’occasione.
Era davvero tanto che non ascoltavo qualcosa di questa band, ed è sempre un piacere essere avvolti da sta fumera di zolfo primordiale che parte con “Control The Eclipse“, brano che apre le danze. Dopo un inizio quasi convenzionale ecco arrivale la scheggia impazzita dei neurone alterato dalla sperimentazione. Possono venire in mente i Voivod, sicuramente. Ma forse la colpa è anche in parte dei Killing Joke, che influenzarono molto il sound del gruppo Torinese.
“Blind Inside a Tank“, è più diretta, come una bastonata sugli stinchi. Non disquisisco sul tasso tecnico del gruppo perchè sarebbe inutile, ma mi stupisco ancor oggi, come la prima volta, a sentire canzoni suonate con una tale maestria ma soprattutto libertà. Lo stacco folle dopo la metà del pezzo ne è l’emblema, ascoltare per credere. E’ ora il turno di quella “How Could We Fail, Now?“, che rallenta ma solo all’apparenza. Si, perchè ci sono nel nostro genere molti esempi di canzoni che pur essendo meno tirate di altre sono letalmente devastanti. Quell’incidere purulento, che infetta qualsiasi cosa venga toccato. Quel riffing ossessivo e mai uguale a se stesso. Tutte cose che puoi fare solo se sei libero da ogni vincolo, e tecnicamente in grado di esprimere questo.
“Stalingrad’s Beyond The Gate” è pazzia, tutto li. Probabilmente uno dei pezzi migliori della carriera dei Braindamage, nonchè una delle più geniali espressioni di male di tutto il genere dalla sua nascita ad oggi. La raffica di batteria che apre il pezzo è un mitragliatore, si possono sentire le bombe cadere, se siamo disposti ad aprirci al loro suono. Pazzesco.
Chiude questo piccolo ordigno la canzone “6 p.m. After The War“, una folle caduta in una dimensione di caos assoluto. “Cosmo’s dying, While I’m playing. Secret agent, I am Braindamage“, una frase che dice tutto, che racchiude la personale e moribonda visione del gruppo di ciò che gira intorno al loro mondo. “The creation better than his creator“, un concetto degno del Prometeo, considerato dagli umani migliore del suo medesimo creatore.
Avete la possibilità di far vostro questo dischetto, tralasciando che possa fondamentalmente pesare il fatto che sia a quasi un euro al minuto. Ma ci sono dettagli, a volte, che vanno oltre il vil denaro. Del resto se oggi si spende 1.30 euro per un caffè al bar, nella maggior parte delle volte fatto male, vale comunque la pena investire quei 15 euro per qualcosa destinato a durare nel tempo.
Michele Novarina “Mic DJ”
Tracklist:
- Control the Eclipse
- Blind Inside a Tank
- How Could We Fail Now?
- Stalingrad’s Beyond the Gate
- 6 P.M. After the War
- Anno: 2024
- Etichetta: AUA Records
- Genere: Thrash Metal – Crossover
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