Garage, punk, lo-fi e shoegaze è quello ci propongono gli Urban Cairo power trio proveniente da Acqui Terme, sguaiati super fuzz, a volte stonati come in ‘Dinah’ Sour‘ o maledettamente malinconici come in ‘2OfU‘.

Nove canzoni con una propria logica, provinciali come molti di noi, ma non vittime di se stessi come spiegano: «Per noi “Dysphoria” è un album che descrive una provincialità di vite emarginate ed indefinite tradotte in suono. Ci teniamo a precisare che non vogliamo calcare il cliché banale del “nessuno mi capisce, sono solo al mondo perché viviamo in provincia”, anzi, per noi la provincia è proprio quella miccia che crea l’esplosione che noi mettiamo nella nostra musica, la non voglia di rimanere in un angolo. Speriamo che vi renda sordi!»

Insomma dei figli di buone donne che cercano di imprimere il loro sound nelle nostre menti e a tratti ci riescono pure con questi suoni distorti e grezzi (la produzione è veramente lo-fi). Il punk di ‘Land(e)scape‘ è quello marcio che piace a noi ragazzi cresciuti col Punk ’77, ma anche ‘Brush‘ che ci ricorda i Sex Pistols più fulminati dove si evidenzia prima un lavoro di chitarra egregio, ma poi basso e batteria ci trascinano fino alla fine con un ritmo forsennato.

Il garage di ‘Daisy’s Charm‘ prolunga l’agonia (nel senso buono..) verso il punk/grunge (?!) di ‘The Nun‘ uno degli episodi migliori del disco. Si arriva in un amen alla fine che ci propone la title track a tratti controllata a tratti violenta che chiude un disco interessante, che non inventa nulla di nuovo, si badi bene, ma che ci riconcilia con quei suoni grezzi e un po’ retrò con i quali molti di noi sono cresciuti.

 

Klaus Petrovic

 

Tracklist:

  1. N.I.P.
  2. Dinah’ Sour
  3. 2OfU
  4. Land(e)scape
  5. WatchOut
  6. Brush
  7. Daisy’s Charm
  8. The Nun
  9. Dysphoria

 

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Overdub Recordings Ingrooves (Virgin Music)/ Universal
  • Genere: Garage punk  lo-fi shoegaze

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