Photo credits: Elisa Calabrese
Un viaggio introspettivo che prende il via da un gesto quotidiano, ripetuto come un rito ormai svuotato di significato. Poi, improvvisamente, le domande si insinuano come un temporale inaspettato, sempre più incalzanti. Il lieto fine, la fede incrollabile, si sgretolano sotto il peso della consapevolezza: ogni gesto, ogni litania, ogni abitudine si rivelano nient’altro che routine, scaramanzia, un riflesso condizionato. Nessuna vetta, nessuna redenzione. Solo un crepaccio in cui gridare la propria disperazione.
ASCOLTA IL SINGOLO: https://youtu.be/vKemxDNMJ6c
Questo è “Mangia. Prega. Urla.” il brano di apertura del nuovo album dei Bauman e il primo che la band ha scritto per il disco. Un punto di partenza essenziale, sia per il lavoro in studio che per i concerti dal vivo. L’atmosfera intima e raccolta del brano permette di stabilire un legame profondo con l’ascoltatore, trascinandolo nel vortice emotivo che caratterizza l’intero progetto.
I Bauman emergono da una stagnante rivoluzione interiore, come naufraghi che si ritrovano in una cantina umida dopo chilometri di nebbia. La loro musica, lontana da logiche commerciali, è un’esplorazione dell’oscuro e della cruda realtà, un grido che si fa strada attraverso l’alternative rock e testi dal cuore pesante. Il mondo intorno, con le sue luci abbaglianti e la sua superficialità, sembra un parco divertimenti: scintillante in superficie, ma desolante nella sua essenza.
Il singolo anticipa Amusement Park, un album che invita l’ascoltatore a varcare la soglia di un luna park dalle attrazioni tutt’altro che spensierate. Sette esperienze che rivelano, sotto il luccichio ingannevole della meraviglia, la decadenza della realtà. L’entrata è gratuita, ma il prezzo da pagare all’uscita lascerà il segno.
Siete pronti a entrare nel meraviglioso mondo di Amusement Park?