A difendere il True Heavy Metal italico ci pensano ‘da sempre’ i marchigiani Scala Mercalli (di cui potete ripescare nel nostro sito le precedenti recensioni di 12th Level, Border Wild e New Rebirth).
La nostra locuzione avverbiale è suffragata dal recente anniversario del 30° anno di nascita del gruppo (1992), un percorso coerente e fedele all’insegna delle più classiche sonorità priestiane e maideniane.
Attorno alla figura del batterista fondatore Sergio Ciccoli si sono alternati molti musicisti e la formazione attuale, oltre all’altro storico membro Christian Bartolacci alla voce, gode delle chitarre di Michael Rossi e Federico Gianantoni e dell’ultimo arrivato Roberto Guglielmi al basso.
Elemento distintivo anche la cura nell’immagine e nelle tematiche narrate dalla loro musica, che approfondisce episodi storici del Risorgimento italiano e in questo caso della tragica Grande Guerra.
Li avevo visti dal vivo un paio di anni fa alla seconda giornata del Luppolo In Rock e mi avevano convinto molto più che su disco e con curiosità ho affrontato questo nuovo ‘Confini 1915-18‘.
Il booklet a corredo e la splendida copertina realizzata dal fumettista Fabrizio De Fabritiis arricchiscono un disco maturo e convincente, un album profondamente evocativo e carico di significato storico che si distingue per la sua capacità di unire musica e memoria, portando l’ascoltatore in un viaggio attraverso gli eventi e le emozioni della Prima Guerra Mondiale, un periodo cruciale della storia italiana e mondiale.
Il disco si apre con atmosfere cupe e malinconiche, che riflettono la tragedia e la sofferenza di quegli anni. Le composizioni sono ricche di sfumature, con un sapiente uso di strumenti acustici ed elettrici che creano un contrasto tra tradizione e modernità, quasi a simboleggiare il passaggio da un’epoca all’altra. Le melodie sono spesso lancinanti grazie alla sempre più convincente voce di Christian Bartolacci, con momenti di intensa drammaticità che si alternano a passaggi più riflessivi e introspettivi.
Dopo l’intro ‘The Fourth War Of Independence‘ gli Scala Mercalli ci scaricano addosso un trittico di pezzi fenomenali come ‘La Grande Guerra‘, l’evocativa ‘L’Impresa Di Premuda (Luigi Rizzo)‘ e la gloriosa ‘Ace Of Aces (Francesco Baracca)‘ dove si coglie uno degli aspetti più interessanti di ‘Confini 1915-1918‘ cioè l’integrazione di elementi sonori d’epoca, come registrazioni di voci, suoni di battaglia e brani di canti popolari dell’epoca. Questi inserti contribuiscono a creare un’atmosfera autentica e immersiva, facendo sentire l’ascoltatore partecipe di un viaggio nel tempo. Ottima la scelta di usare la lingua madre nei momenti cruciali.
‘Write Your Destiny‘ e ‘Piave Fiume Sacro‘ (con il suono delle pive emiliane di Alessio Bastarelli e Federico De Angelis dei Kypra) svettano in un lotto comunque di assoluto valore permettendo agli Scala Mercalli di dimostrare una grande maturità artistica, riuscendo a bilanciare perfettamente il rispetto per la storia con la libertà creativa della musica. ‘Confini 1915-1918‘ non è solo un disco, ma un’opera che invita alla riflessione, un tributo commovente e rispettoso a chi ha vissuto e sofferto durante la Grande Guerra.
Viene spontaneo un confronto con gli svedesi Sabaton che trattano la guerra antica e moderna nei loro testi: ma mentre il gruppo di Joakim Brodén utilizza un approccio più diretto, celebrativo ed epico con un sound più aggressivo e adatto ai grandi palchi dei festival con una forte enfasi sulla melodia e sui cori che invitano il pubblico a cantare, gli Scala Mercalli si concentrano maggiormente sull’aspetto umano e introverso, offrendo una prospettiva più intima e personale.
Ci sono anche due canzoni riguardanti temi sociali più attuali e ben tre bonus track scritte una in collaborazione con il tastierista argentino Hugo Bistolfi (Rata Blanca), una per il nuovo fumetto su Garibaldi di Emmetre Edizioni e l’ultima ‘Queen Of Dragons‘, un rifacimento di una canzone della band del 1998 con i membri dell’epoca.
Quanto mai attuali le parole della band a corredo del disco: La storia ha un ruolo importante perché dovrebbe insegnarci a non ripetere gli stessi errori e a capire che la Guerra non dovrebbe essere mai una soluzione!
Filippo Marroni
Tracklist:
- The Fourth War Of Independence
- La Grande Guerra
- L’Impresa Di Premuda (Luigi Rizzo)
- Ace Of Aces (Francesco Baracca)
- Soldier Without Name (Milite Ignoto)
- Write Your Destiny
- Face Your Fears
- White War (Penne Nere)
- Portatrici Carniche (Maria Plozner Mentil)
- Piave Fiume Sacro
- Queen Of Dragons (Bonus Track)
- Garibaldi Resurrection (Ritornerà) (Bonus Track)
- Two Lands, One Heart (Bonus Track)
- Anno: 2024
- Etichetta: Pure Blood Records
- Genere: Heavy Metal
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