Con colpevole ritardo, perso nei meandri della nostra Redazione, siamo a parlare dell’esordio discografico di un progetto musicale di Andrea Orlando, autore nonché chitarrista e bassista a cui si affiancano diversi musicisti, tra cui il cantante dei Locus Animae Gregory Sobrio, Elisa Banchero (voce), Irina Markevich (violino), Kirill Echkenko e Polina Chorna (pianoforte), Silvio Centamore (Batteria) e Mercedes Bralo (Arpa). L’album è prodotto da Andrea Boccarusso e mixato da Christian Ice.
La nostra colpa aumenta dal momento che, con alcuni difetti di cui vi parleremo, siamo di fronte ad una piccola gemma di ottima musica, piena di idee e ben suonata.
I Discernment, questo il nome del gruppo, sono difficilmente classificabili poiché sono veramente tanti i sottogeneri della galassia metal che vengono sviluppati.
Gli argomenti narrati sono strettamente legati alle sensazioni dell’uomo, alle paure, alle angosce, alla memoria, alla perseveranza e alla redenzione.
L’iniziale ‘Hopeless: Cyclogenesis‘ è una piacevole intro chitarra acustica/voce femminile che ci guida in ‘Hopeless: To Leave‘, un intricato sviluppo di basso e chitarra con un suono pesante interrotto da un intermezzo di violino che lascia un po’ sorpresi; ‘Deuteranopia‘ unisce melodia e progressive, quasi technical thrash metal; non è facile descrivere le varie fasi delle canzoni dei Discernment, tanto che qui compare, nuovamente inaspettato, un break pesantissimo cantato in growl.
‘Berlin‘ ha un’atmosfera completamente diversa, torna il growl su un pezzo sincopato ma dai suoni puliti, quasi un pezzo melodic black.
‘Exile‘ dura 9 minuti, una minisuite con intro di pianoforte e archi che si sviluppa ripetutamente sullo stesso tema musicale, una buona idea ben realizzata. ‘Mnemosyne‘ è un breve melodioso brano con sussurri di voci che interrotte da suoni di pioggia aprono ‘Harmony in Silence‘, un’altra lunga canzone con tanto di pianoforte e violino prima di aprirsi in un death/doom cupo ma incredibilmente melodico. ‘Harmless Wounds‘ condensa in pochi minuti tutte le caratteristiche dei Discernment chiudendo l’album con un tocco di epicità.
Tante quindi le intuizioni, le ispirazioni e l’estro compositivo: su un andamento puramente progressive troviamo death, black, symphonic, doom, thrash e post-metal che si snodano in una matassa non sempre efficace ma che offrono molti motivi di ascolto attento e curioso. Non si sa mai dove si va finire con i Discernment e lascio a voi giudicarne l’efficacia.
A mio parere, assodata l’ottima qualità del songwriting, sarebbe necessario calibrarsi su meno generi per evitare quel piccolo sentore di confusione che pervade l’ascolto di ‘To Leave‘.
Vorrei ribadire che i pregi soverchiano i difetti e sebbene con un anno di ritardo rispetto all’uscita vi consiglio l’ascolto ed il massimo supporto a questo disco che non avrebbe faticato ad entrare nelle nostre classifiche di fine anno.
Filippo Marroni
Tracklist:
- Hopeless: Cyclogenesis
- Hopeless: To Leave
- Deuteranopia
- Berlin
- Exile
- Mnemosyne
- Harmony in Silence
- Harmless Wounds
- Anno: 2024
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Progressive Metal
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