‘Emisferi’ è il racconto di un viaggio attraverso gli oceani del mondo, dal polo nord a polo sud e questo muoversi per mare, oltre a esser viaggio fisico, arriva ad attraversare anche la membrana umana e quella del tempo e ci narra dunque anche della Storia dell’Uomo, dei suoi sogni, delle sue aspirazioni, dei traguardi e delle sconfitte, conquiste e atrocità che lo accompagnano fin dai primordi. Un concept album, quinto nella discografia dei bolognesi Eva Can’t, che ha impiegato 5 anni per essere pronto; un lungo e tormentato lavoro, a detta proprio della band, che però ha giovato alla resa finale e ci ha donato il distillato dell’anima musicale di Simone Lanzoni, Diego Molina, Luigi Iacovitti e Andrea Maurizzi, che non si fa fatica a definire Avantgarde Metal di altissimo livello.

Testi assolutamente cantautoriali e poetici, con un gusto particolare per la rima e per un lessico ricercato e purtroppo, quasi desueto al giorno d’oggi in cui la musica vince a suon di “trappisti autotunici” (scusate il tremendo neologismo…) – e un cantato che tocca ancora in alcuni casi gli estremi del black, ma più spesso si fa pulito e, in alcuni casi arriva perfino a farsi recitazione, declamando i versi dei testi che da canzoni diventano poemi.

Ci sono parecchi pezzi privi di cantato nel disco, alcuni servono come da introduzione o raccordo tra le parti, altri sono brani compiuti che si reggono da soli con una struttura ben definita: basti ascoltare la parte centrale del disco, il lungo affresco che forma “Mari Boreali” (comprensivi della intro “Linea Di Costa I” e l’outro “Equatore”) in cui i diversi strumentali vanno a comporre una lunga suite di musica progressiva che vola alta, divincolatasi ormai dalle possibili etichette che gli si fosse voluto dare, per assumere un’identità a parte che è somma e superamento dei generi di partenza.

La resa dei pezzi è dunque appassionante, ma potrebbe prendere in contropiede chi si approccia al disco senza avere contezza di come suonano gli Eva Can’t; la loro è musica seria e matura, che richiede e merita concentrazione e dedizione all’ascolto, certamente non adatta a chi ha fretta. Niente viene lasciato al caso, ma questo lavoro di cesello nella scrittura non appesantisce assolutamente i pezzi, non li rende artificiosi, bensì fluidi e naturali benché curati in ogni minimo particolare. I brani che mi hanno colpito maggiormente sono l’iniziale gucciniana “La Volta”, brano immenso e “Oracoli” che mi ha ricordato gli Anathema di “A Fine Day To Exit”.

‘Emisferi’ è un disco molto cerebrale e poetico che, perdendo quasi tutta la furia iconoclasta del black ormai quasi completamente disgregato e sublimato, ha guadagnato un altro tipo di spessore musicale e sicuramente un’intensità emotiva profonda e coinvolgente.

 

Cristian Angelini

 

Tracklist:

  1. Emisferi I
  2. La Volta (Ghiacci Boreali I)
  3. ARCA (Ghiacci Boreali II)
  4. Genoma (Ghiacci Boreali III)
  5. Linea Di Costa I
  6. Prima Tempesta (Mari Boreali I)
  7. Nottetempo (Mari Boreali II)
  8. Avamporti (Mari Boreali III)
  9. Equatore
  10. Di Stanze Assenti (Mari Australi I)
  11. Gli Ultimi Alisei (Mari Australi II)
  12. Oracoli (Mari Australi III)
  13. Linea Di Costa II
  14. Agartha Sommersa (Ghiacci Australi I)
  15. La Forca (Ghiacci Australi II)
  16. Labirinti (Ghiacci Australi III)
  17. Emisferi II
  • Anno: 2024
  • Etichetta: My Kingdom Music
  • Genere: Avantgarde Metal

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