Dopo l’uscita dei singoli “Rewind” e “Melting Highway”, i Fence On The Forehead pubblicano il loro primo album full-length, “Afterbirth”, disponibile dal 20 febbraio 2025. Prodotto da Marco “Didi” Ferro, il disco rappresenta un importante traguardo per la band, che con questo lavoro consolida la propria identità musicale e conferma la volontà di creare una nuova linfa musicale che sappia attingere alla radice dell’energia e delle sonorità dell’era grunge e alternative degli anni ’90.
“Rewind”, pubblicato il 7 ottobre 2024, ha offerto un primo assaggio del disco, raccontando attraverso la metafora di un videogioco la difficoltà della vita quotidiana e la sensazione di essere intrappolati in un percorso difficile mentre gli altri sembrano vivere con leggerezza. Il videoclip diretto da Davide Fanton ha enfatizzato questa tematica, mettendo in scena una festa in cui tutti si divertono, tranne il protagonista, immerso nel suo mondo.
Il secondo singolo, “Melting Highway”, rilasciato l’11 novembre 2024, ha affrontato il tema della solitudine al volante e il potere dell’immaginazione nel trasformare la realtà in qualcosa di distorto e surreale.
ASCOLTA L’ALBUM: https://open.spotify.com/intl-it/album/0r1i0jsXenHEOCZzqsEJGC?si=SqevDCcHSgK8FG82x9j_mA
Ora, con l’arrivo di “Afterbirth”, i Fence On The Forehead aprono un nuovo capitolo, consolidando la loro evoluzione musicale e la loro capacità di raccontare storie profonde e viscerali attraverso il linguaggio del grunge, dello stoner e dello shoegaze, con influenze hardcore e death metal.
Matteo Berto Ferrari, frontman della band, esprime con entusiasmo il percorso che ha portato alla realizzazione del disco: “Finalmente per me esce un disco davvero sentito e sudato nel vero senso delle parole. I testi parlano della nostra visione delle cose, esperienze personali e anche di qualche fantasticheria che produce la nostra mente. Volevamo un sound prettamente statunitense e pensiamo di averlo azzeccato!”.
Joey, batterista della band, aggiunge: “Ti rende felice il pensiero che hai registrato un album; di solito sei lì che aspetti il disco del tuo idolo, ma invece sta per uscire il tuo ed è incredibile questa sensazione! Le nostre canzoni non nascono a tavolino con un’idea già pre-impostata, ma è tutto naturale, siamo servi della melodia.”
Michael, bassista, riflette sul suo personale percorso all’interno del progetto: “Le canzoni del nuovo album sono il mio più grande esperimento con le quattro corde, essendo dal punto di vista strutturale molto diverse dai vari generi che ho suonato in passato. Penso che l’album sia molto sperimentale e per niente scontato, e spero che chi lo ascolterà possa provare le stesse emozioni che noi sentiamo quando lo suoniamo live.”
Il disco include tracce come “Stabwounds”, nata quasi per caso in una jam session e arricchita da un “easter egg” musicale in tributo a uno dei batteristi più rock ‘n’ roll di sempre, e “Hourglass”, uno dei primi brani composti dalla band, inizialmente escluso dall’EP “Ashtray” ma ora finalmente riproposto nella sua versione definitiva.
Con “Afterbirth”, i Fence On The Forehead dimostrano di aver trovato la loro strada, mescolando passato e presente in un sound potente e autentico. Il viaggio continua, e la band è pronta a portare questo nuovo capitolo sui palchi, incontrando un nuovo pubblico, consolidando quello già raggiunto e condividendo la loro musica con la stessa passione che li ha guidati sin dall’inizio.
IL VIDEO DI REWIND: https://youtu.be/dcjdvw7tbcQ
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