Mi entusiasma la forza espressiva del Black Metal, un genere che, se saputo usare, più di qualunque altro riesce a trasmettere sensazioni, stati d’animo, dolori o angosce ma anche momenti fiabeschi, onirici o semplicemente malinconici. Siamo lontani dal banale ed edonistico ‘sesso, droga e rock’n’roll’, qui la musica non solo è rappresentazione sonora di sentimenti, desideri, emozioni ma anche di paesaggi, luoghi, eventi atmosferici; e di riflessioni sull’esistenza e sul significato del concetto di ‘casa’, sulla necessità di trovare un nostro posto nell’universo che, più che un luogo fisico, sia un posto ove troviamo la nostra dimensione e la nostra serenità, la nostra pace.
Di questo ci parla ‘Verso Casa‘, nuovo LP dei Taur-Im-Duinath, ennesima one man band proveniente da Eboli dietro la quale si muove Francesco Del Vecchio che prosegue il percorso iniziato con ‘Randir‘ e ‘The Burning Bridges‘.
Incorporando elementi provenienti da generi diversi come post-rock, folk, doom e ambient i ‘Taur-Im-Duinath‘ arricchiscono la loro musica con atmosfere e suoni che dipingono immagini suggestive (sentitevi la conclusiva ‘Maree‘, un vero e proprio capolavoro) con chitarre, voce e ritmiche che li tengono agganciati al Black Metal.
I Taur-im-Duinath, ennesimo progetto che prende spunto dal mondo di Tolkien, confezionano un prezioso disco, dove smarrimento e ricerca, sofferenza e speranza, prendono vita in sei canzoni cariche di melodica ferocia, ossimoro perfetto per descrivere ‘Verso Casa‘.
La copertina è un classico del genere, montagne in bianco e nero, come classiche sono alcune soluzioni musicali ma, a cominciare dal cantato in italiano, c’è la voglia di ritagliarsi un proprio spazio riconoscibile e individuale.
Per noi è sufficiente ascoltare buona musica e ‘Verso Casa‘ è pieno di buona musica.
Filippo Marroni
Tracklist
- Vento errante
- Madre notte
- Ritorno
- Impermanenza
- L’ultima neve
- Maree
- Anno: 2024
- Etichetta: Dusktone Records
- Genere: Atmospheric Black Metal
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