Quinto album per i californiani Mindwars, già recensiti in passato su queste pagine, recensioni andate perse per i soliti motivi che non sto più a scrivere. Ovviamente in un sito per sole band italiane qualcuno si chiederà cosa ci fanno i Mindwars, ai più attenti non sarà sfuggito che il batterista è Roby Vitari degli Headcrasher, membro fondatore insieme all’ex Holy Terror Mike Alvord (chitarra e voce), detto questo la band diventata ora un trio dopo la fuoriuscita di Danny Pizzi (altro fondatore) e che si avvale al basso delle prestazioni di Rick Zaccaro ci presenta un album ricco di songs, ben 12, autoprodotto, anche se è di pochi giorni fa la notizia della firma per l’High Roller Records e la nuova uscita del disco in primavera.

Il materiale proposto è thrash allo stato puro, sembra di tornare ai mitici anni 80 che fecero la fortuna di questo genere, ma non pensate che i Mindwars facciano un compitino semplice e derivativo, loro ci mettono tecnica, passione e qualità compositiva, giusto per dare a Cesare ciò che è di Cesare.

Dopo la legnata iniziale di ‘Stand Guard at the Gates of Your Mind‘ ci troviamo catapultati nella incontenibile forza di ‘Live To Die‘ un vero locomotore a base di furioso thrash metal old school che fa scatenare un headbanging ossessivo!

Beneath The Trees‘ parte con note melodiche, la voce sembra trovare una spiritualità inaspettata fino a metà brano dove il trio aumenta la pressione con un riff di chitarra e un’accelerata della batteria che travolge chiunque si faccia incontro, giochi chitarristici ci accompagnano alla fine di uno dei brani più coinvolgenti dell’album, a questo punto la mia tracklist differisce da quella che poi sembra sia ufficiale, ma nessun problema mi adeguo e parte a razzo ‘Crusaders‘ una cavalcata thrash metal senza soluzione di continuità, veramente travolgente dove il nostro Roby pesta durissimo sulle pelli.

La strumentale ‘The Road To Madagascar‘ esplica in toto le qualità eccelse del trio, ‘West Of Nowhere‘ dopo una intro strumentale vede l’ingresso della voce e la violenza sonora riprende solida e convincente. Bello anche il velocissimo solo nella parte finale del brano.

Al giro di boa devo dire che questo è uno degli album thrash più convincenti dell’ultimo periodo. Me ne da immediata conferma la più cadenzata ‘Chasing The Wind‘ con le ridondanti chitarre e il connubio basso/batteria che intercede con la voce in modo perfetto ponendo poi il piede sull’acceleratore ma in maniera più controllata e meno virulenta con accenni melodici della chitarra.

Source Of Destruction‘ inizia con un arpeggio armonico ma subito dopo come da titolo si va verso la distruzione con l’ingresso della sezione ritmica aggressiva e travolgente per l’ennesima sfuriata thrash a tratti sotto controllo e a tratti senza alcun controllo. Alti e bassi sonori con ‘Into The Known‘ forse la meno incisiva dell’album ma non per questo non all’altezza dello stesso, che si mantiene su livelli molto elevati, solo una questione di gusti personali. Particolare l’impostazione della voce di Mike, che ricorda il buon Lemmy. (A distanza di qualche giorno e dopo altri ascolti, arrivo a ricredermi e considero la song molto più efficace di quanto pensassi).

Vultures of the Eighth Wonder‘ persiste nel suono robusto che ha contraddistinto tutto l’album con tappeti sonori massicci e tellurici, prima di introdurci alle due cover presenti in questo ‘V‘. La prima è ‘The Logical Song‘ una versione decisamente convincente di un classico dei Supertramp rivoluzionato e reso thrasheggiante in maniera impeccabile dai Mindwars con interessanti arrangiamenti vocali,  l’altra è ‘Locomotive Breath‘ dei Jethro Tull resa incredibilmente thrash con un attitudine pazzesca che non avrei mai immaginato!

Complimenti dunque ai Mindwars che pubblicano uno dei dischi che finirà sicuramente nella mia top list del 2025.

 

Klaus Petrovic

 

Tracklist:

  1. Stand Guard at the Gates of Your Mind
  2. Live to Die
  3. Beneath the Trees
  4. Crusaders
  5. The Road to Madagascar
  6. West of Nowhere
  7. Chasing the Wind
  8. Source of Destruction
  9. Into the Known
  10. Vultures of the Eighth Wonder
  11. The Logical Song
  12. Locomotive Breath (Bonus Track)
  • Anno: 2024/2025
  • Etichetta: Autoprodotto/High Roller Records
  • Genere: Thrash Metal

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