EXILED ON EARTH – Vertenebra

Tornati alla formazione a 4 con l’ingresso di Giuseppe Marinelli alle chitarre gli Exiled On Earth confezionano il quarto album della carriera proseguendo il loro cammino a base di progressive technical thrash death, che fondamentalmente unisce suoni del passato a passaggi più moderni.

‘Vertenebra‘ si compone di 8 tracce più una bonus track e prende il via subito con la fiammata intitolata ‘Revived Entity‘ che mette subito in chiaro che nonostante una scarsa produzione discografica, 4 album in 24 anni di carriera, i nostri sono validissimi autori dei generi sopra descritti. Influenzati dalle più grandi band del passato inseriscono i propri motivi di connessione musicale sciorinando una produzione all’altezza del compito.

Interessanti i riff al vetriolo coadiuvati da una sezione ritmica possente ma mai invadente, la registrazione, la produzione, ricordano i migliori dischi thrash degli anni 80/90 associati alla potenza d’impatto del death di quell’epoca, al quale il gruppo laziale dà un tocco di modernità, forse meno eccessivo che nei dischi precedenti.

Oltre al brano iniziale, in un contesto totalmente positivo, mi hanno maggiormente colpito la coppia melodica composta da ‘The Dying Sun of Sarnath‘ e ‘Through the Skeletal Fog‘ che portano gli Exiled On Earth su una strada già percorsa nel precedente Ep, e consente alla voce di Tiziano Marcozzi di perlustrare nuove vie, oltre alle partiture molto tech thrash del secondo brano. Interessante anche la macchinosa ma prestante ‘Eye Of Sothoth‘ con tutte le sue parti tech che mettono in evidenza la perizia tecnica dei componenti, ‘Harvest Centuries‘ invece ci proietta indietro nel tempo e proprio per questo ci piace.

Gran finale con la tiratissima ‘Through the Gates of the Silver Key MMXXIII‘, la quale proposta come bonus track è a mio avviso la più incisiva dell’intero album. Album che conferma l’opinione positiva che ho di questa band ormai consolidata all’interno del panorama estremo tricolore.

Klaus Petrovic

Tracklist: