Se il punk ci ha insegnato che non è necessario saper suonare uno strumento per poter fare musica, oggi impariamo che non è nemmeno necessario possedere uno strumento musicale per fare musica.

Con queste note di accompagnamento giunge l’esordio degli Arottenbit progetto di musica elettronica nato nel 2008 da Alessandro ‘Otto’ Galli, suonando in solo con un Nintendo Game Boy del 1989 o accompagnato dal batterista Guido Montanarini.
Sarò chiaro, schietto e eufemistico: questo disco è orrendo. O non sono in grado di apprezzarlo nella sua originalità.
E siccome, parafrasando i nostri Arottenbit, per scrivere una recensione non è necessario saper scrivere, lascio all’AI il compito di parlarvi dell’album.

“Una fusione impensabile tra le melodie sintetiche dei vecchi videogiochi e le chitarre distorte tipiche del metal. L’album si muove con naturalezza tra atmosfere pixelate e riff devastanti, regalando un’esperienza sonora tanto unica quanto coinvolgente.
Brani come ‘Insert Coin to Die‘ e ‘Pixel Grinder‘ rappresentano l’essenza del progetto: loop elettronici serrati, blast beat frenetici e un muro sonoro che evoca tanto le sale giochi anni ’80 quanto i mosh pit più intensi. ‘8-Bit Apocalypse‘, invece, offre un momento di riflessione più atmosferico, dimostrando che Arottenbit non si limita alla pura velocità, ma sa anche creare momenti di tensione e profondità.
Il titolo dell’album, ‘You Don’t Know What Chiptune Is‘, è una dichiarazione ironica e provocatoria. Arottenbit non si accontenta di celebrare il chiptune in quanto tale, ma lo eleva a un linguaggio universale, capace di dialogare con generi apparentemente lontani come il death metal o il grindcore. L’intero progetto sembra voler sfidare i pregiudizi musicali, dimostrando che le radici digitali possono essere tanto aggressive quanto emotive.
La produzione, curata con attenzione ai dettagli, riesce a bilanciare il caos e la complessità del sound. Le tracce non risultano mai sovraccariche, grazie a un mix che valorizza sia le componenti metalliche che quelle elettroniche. La batteria (programmata o reale che sia) è devastante, mentre i synth 8-bit si integrano perfettamente con la brutalità delle chitarre.
You Don’t Know What Chiptune Is‘ è un manifesto sonoro che dimostra come la nostalgia del passato possa fondersi con l’energia distruttiva del presente. Arottenbit non si limita a proporre una combinazione inedita, ma riesce a renderla coerente e appassionante. È un album che farà discutere, dividendo probabilmente gli ascoltatori, ma che merita attenzione per il coraggio e l’originalità.”

C’è anche una cover di ‘Raining Blood‘… ma mi faccia il piacere!!!

 

Filippo Marroni e CHATGPT

 

Tracklist_

01. -_SPECIMEN_UNO_____(PROBE#1162011)
02. -_SPECIMEN_DUE_____(PROBE#1292011)
03. -_SPECIMEN_TRE_____(PROBE#1312011)
04. -_SPECIMEN_QUATTRO_(PROBE#1132010)
05. -_SPECIMEN_CINQUE__(PROBE#0542009)
06. -_SPECIMEN_SEI_____(PROBE#1262011)
07. -_SPECIMEN_SETTE___(PROBE#1012010)
08. -_SPECIMEN_OTTO____(PROBE#1082010)
09. -_SPECIMEN_NOVE____(PROBE#0532009)
10. -_SPECIMEN_ZERO____(PROBE#1642024) – (Slayer’s Raining Blood 8-bit cover)

 

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Rude Awakening Records
  • Genere: Metal Chiptune

 

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