Luca Negro, bassista e chitarrista, molto attivo sulla scena concertistica con i suoi Temperance, band di Symphonic Metal formatisi nel 2013, si presenta qui all’esordio con il proprio progetto da solista.

Un ep che non si discosta tantissimo dal tecnicismo a – la Dream Theater (anche nella ricerca precisa della sonorità nella distorsione del basso) e dai virtuosismi di uno Steve Vai fine anni novanta.

Luca Negro dimostra in questi cinque pezzi di suonare abilmente anche la chitarra, esponendosi in assoli davvero mirabolanti con un gusto spiccato per le acrobazie sulla sei corde; si possono scorgere qua e là le poliritmie degli svedesi Meshuggah che hanno reso popolare il termine djent (un mix fra palm mute e saturate), e spiccano financo le peripezie armoniche di una certa Modern Fusion creando un’esperienza sonora che riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Dalle note si legge: ogni composizione è un viaggio dinamico, ricco di variazioni ritmiche e armoniche, che riflette la sua capacità di sperimentare e innovare all’interno del genere.

Il risultato emozionale che deriva dall’ascolto è altamente e peculiarmente soggettivo, quindi il vostro parere, in relazione al gusto ed alla percezione, rimane unico ed insindacabile.

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. One
  2. Azalea
  3. Three
  4. Going Uphhil On A Downhill
  5. Intra
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Instrumental Djent Metal

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