A Forest Mighty Black è una band di cinque musicisti formata nel 2013 dai chitarristi Enrico Romeo (ex-AJ Ramirez) e Gabriele Manna (ex-Charlotte Bean), insieme ai fratelli Costin e Alex Bursuc, rispettivamente alla voce e al basso. Entrambi provenivano dalla musica elettronica. Dopo qualche mese, si è aggiunto il batterista Sebastiano Cavazza (ex-Menace) e nello stesso anno hanno autoprodotto un EP di quattro tracce.
Il disco mette subito in luce il carattere del quintetto vicentino: le sonorità del Grunge e dello Stoner Rock anni ’90 mescolate con Hard Blues elettrico e segmenti psichedelici. La band ha iniziato a esibirsi dal vivo, condividendo il palco con la vivace scena Stoner Rock locale. Tra il 2017 e il 2018 la band ha composto e registrato il suo primo full-length ‘Chemical/Physical‘, pubblicato da Go Down Records. Si tratta di un lavoro solido e riflessivo che ha ricevuto buone recensioni in Italia e in Europa ed è stato molto acclamato dal pubblico. Nell’ estate 2024 esce, sempre per la Go Down Records, il loro secondo album che prende il nome di “The Hedonist”.
Il disco, ascolto dopo ascolto, possiede un certo fascino e risulta essere veramente gradevole. “Animals & Warriors” è un grande brano di apertura. Il sound è quello dei Soundgarden degli anni 90 (periodo ‘Superunknow‘) e delle grandi band rock del periodo. Alle brevi note di un dolce carillon partono riff hard rock/grunge decisamente potenti e massicci. La sezione ritmica spinge come un macigno e la bella voce del singer ( si sente che si rifà al grande Chris Cornell) sa creare melodie immediate che ben si uniscono alla composizione. In alcuni tratti, si sente anche l’influenza musicale del primo Glenn Danzig. Interessanti anche gli intermezzi stoppati inseriti all’interno del brano poiché permettono alla sezione ritmica di poter variare la musicalità del brano. Ottima song!
“Birdman” è un brano decisamente sabbathiano ma che, senza alcuna scopiazzatura, sa prendere ispirazione dai grandissimi Alice in Chains. Al devastante e oscuro inizio seguono intense melodie e atmosfere decisamente malate e allucinogene. Ottimo il lavoro del basso che, con grande capacità, crea delle intense parti e permette alle chitarre di poter spingere sempre di più. Bello anche l’intermezzo che deve molto ai Black Sabbath e agli Queens of the Stone Age. Notevole il lavoro del batterista nella cavalcata finale.
“Mental Maze” è decisamente potente e devastante! Il brano parte con l’ingresso di tutti i musicisti i quali, con un grande lavoro di gruppo, creano un brano decisamente accattivante. A tratti mi ricordano, in alcuni momenti, i migliori Pearl Jam e gli Screaming Trees. Brano diretto, senza fronzoli e dotato di ritornelli inspirati e molto riusciti. “Ocean beats” inizia con arpeggi lenti, decadenti e decisamente tetri. L’influenza è quella degli Alice in Chains e dei migliori Soundgarden. Bello il lavoro delle chitarre che sviluppano, sotto i cavernosi accordi, arpeggi nostalgici, tristi e decadenti. Notevole l’assolo del chitarrista che crea e sviluppa un’intensa melodia che permette al Singer di far emergere tutte le sue capacità. Alla parte più psichedelica seguono parti decisamente più aggressive. Uno dei brani più ispirati e completi dell’intero disco. Complimenti all’intera band!
“The Gambler” è un brano psichedelico che sa prendere dal sound americano di fine anni 60 (The Doors) che degli anni 90 (Mad Season in primis). Il reverbero sugli accordi e il magico delay delle chitarre creano un tappeto sonoro composto da parti blues e da parti acide e psichedeliche. Il Singer dimostra una grande capacità di variazione all’interno del brano. “Mantra Chant” è un brano riuscitissimo che, riesce ad amalgamare il sound dei Black Sabbath con quello dei Soundgarden. Il riff è corposo, oscuro e potente così come il cantato risulta veramente espressivo. La sezione ritmica è semplicemente perfetta! Bello l’intermezzo fatto di effetti e seguito da un basso incisivo.
Gli A Forest Mighty Black dimostrano di essere una band unita e pregna di talento. Anche “The Night The Stars Went Off” sembra uscita dal capolavoro “Superunknow”. I ritmi sono calmi, psichedelici e sognanti e, in alcuni momenti, sembra di ascoltare i mitici Screaming Trees. L’assolo di chitarra segue, con grande maestria, la melodia del brano e riesce a trasmettere grandi emozioni. Questo è un altro grandissimo brano che dimostra, ancora una volta, la qualità della band stessa. Un viaggio verso la psichedelia contaminata dal miglior grunge degli anni 90.
A chiudere l’ottima “Grave Digger” che degnamente chiude un album molto interessante e costruito da composizioni che faranno felici gli amanti del grunge degli anni 90.
Domenico Stargazer
Tracklist:
- Animals & Warriors
- Birdman
- Mental Maze
- Ocean Beats
- The Gambler
- Mantra Chant
- The Night the Stars Went Off
- Grave Digger
- Anno: 2024
- Etichetta: Go Down Records
- Genere: Grunge Hard rock Stoner
Links: