Un album Aor nel senso più comune del termine, con tantissime aperture melodiche ed un sacco di materiale dimostrativo per quanto concerne le capacità tecniche dei tre componenti. Un debutto che fa ben sperare per il futuro soprattutto perchè, e mi preme ribadirlo, le basi che sono state gettate son ben solide, forti e stabili: leggendo le note di accompagnamento le collaborazioni a questi dodici ritratti scoviamo nominativi di personaggi navigati e conosciuti nel panorama nazionale e non solo: iniziamo con Michele Luppi (Whitesnake), Luca Zabbini e Gianluca Tagliavini (il primo ha lavorato con Barock Project ed entrambi con Pfm), si prosegue nel territorio italico con Iarin Munari (già con Red Canzian, Roberto Vecchioni, Paolo Vallesi), si passa a Paolo Caridi (Ellefson – Soto, Reb Beach, Geoff Tate, Krell) e si finisce con Roberto Galli (Michele Luppi’s Heaven, Danger Zone, Wheels Of Fire – di nostra conoscenza -). Ebbene data questa pletora di presenze, capirete bene che Alex Mari (voce, cori, basso, chitarra, tastiere), Sebastiano Barbinato (chitarra, basso, cori) e Gianluca Pisana (batteria, piano, cori) non hanno lasciato proprio nulla al caso, ma anzi tutto è stato studiato nei minimi particolari, visto, rivisto, corretto perfezionato, portando l’intera opera ad un livello che poco o niente ha da invidiare ad una qualsiasi produzione straniera.

Un disco empatico, passionale, con un profondo Pathos, commovente a tratti, che prende spunto dai grandi maestri dell’Aor e non solo; in una traccia “Julia” si fondono insieme l’impalcatura coristica dei Toto e la raffinatezza tecnico compositiva dei Dream Theater.

In generale i pezzi presentano un’anima tendente alla riflessione, alla pacatezza, sembra che ci stiano indicando una via per una ricerca nel nostro intimo più profondo: un pezzo come “Suddenly” riesce a toccare quelle corde emotive che spesso vogliamo coprire, nascondere, non far parlare poichè correremmo il rischio di trovarci di fronte ad un abisso emozionale.

C’è un po’ di tutto in queste dodici canzoni perfino del Soft Rock a – la Extreme, o come lo definì il critico musicale Considine, un pregevole Hard Pop (si presti orecchio ed attenzione ai vocalizzi nel finale di “For You“).

Anche quando i toni si fanno più intensi come sonorità, non si scade mai nel banale e nell’ovvio, al contrario i richiami sono assai piacevoli e stimolano la nostra memoria: si odono i Survivor, i longevi Journey e financo gli Europe segnatamente quelli del nuovo corso. Unico appunto (in base ai miei umilissimi gusti e le mie limitate conoscenze) si può muovere al pezzo in italiano, “Quella Sera“, un po’ troppo in orbita Pooh; ma viste le collaborazioni è passabile soltanto come lievissimo cedimento.

Nel complesso rimane un ottimo esordio.

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. Niko
  2. Just This Once
  3. We Say Goodbay
  4. Walking Through The Horizon
  5. You And I
  6. Sweet Melodies Of Rain
  7. Shivers
  8. What I Feel
  9. Julia
  10. Suddenly
  11. For You
  12. Quella Sera
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Art Of Melody
  • Genere: Aor

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