Una serata all’insegna del punk-rock al Rockstar di Capalbio. I Vanz, band punk-rock/alternative italiana proveniente dalla provincia di Grosseto e attiva dal 2002, si esibirà venerdì 6 dicembre nel locale in località Poggetti nel comune di Capalbio (strada Casal Nuovo 2), in occasione del release party del suo nuovo disco “The Drowning”, che verrà pubblicato ufficialmente su tutte le piattaforme digitali il 10 gennaio 2025.

Il concerto sarà a ingresso gratuito, mentre la serata inizierà alle 20 con la cena e il dj set (per info e prenotazioni si può chiamare il numero 346.0857924). La serata sarà inoltre arricchita dal Live Painting a cura di Marco Di Donato, mentre ci sarà l’esposizione all’interno e all’esterno del locale di opere d’arte realizzate da Mad Kime e Dest.

Alle 21,30 il palco si infiammerà con la band hardcore maremmana To The Ground, mentre alle 22,15 toccherà al gruppo punk-rock, anch’esso proveniente dalla Maremma, The Clerx.

Alle 23 sarà il turno dei Vanz, che proporranno anche pezzi tratti dal nuovo album che uscirà per “Sorry Mom!”, con la quale sono già stati rilasciati i singoli “Vinyl”, “Summer Bloody Summer” e “Dig it”.

I Vanz vantano un’esperienza live ventennale acquisita sia all’interno dei confini nazionali che fuori, con i tour in Spagna e Inghilterra, condividendo il palco con artisti come Verdena, Punkreas, Shandon, Giuda e Julie’s Haircut. Dopo il debutto con “Childlike” nel 2005 arriva il doppio ep “Self Destruction/Self Reconstruction” (Elevator records/Jestrai 2009), “Avenge the Surfers” (Elevator records/Goodfellas 2012). Adesso la nuova uscita discografica, con i Vanz che promettono fuoco e fiamme con il loro release party di “The Drowning”.

Il nuovo disco dei Vanz racconta la corsa contro il tempo di un’umanità che sta affondando, artefice del proprio destino infausto. Un’umanità accecata dalla cultura del possesso e dell’apparenza, la cui sete di potere ha prosciugato ogni risorsa del pianeta che la ospita.

Il pianeta terra che sprofonda nei propri oceani, vittima di un maleficio del suo abitante più evoluto, è una metafora che mette in evidenza l’autolesionismo della nostra società. Una società che alla ricchezza spirituale preferisce quella materiale, soffocando il nostro pianeta con i propri rifiuti, che alla pace preferisce la guerra, che all’evoluzione verso un mondo più sostenibile preferisce l’estinzione.

Foto: Carlo Settembrini

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