Gli Icy Steel sono un gruppo musicale heavy/epic metal italiano, fondato nel 2005 a Tergu (SS) da Stefano Galeano, chitarrista e cantante amante dell’heavy metal classico, della musica celtica e acustica; con l’intento di creare un connubio musicale che riuscisse a fondere le caratteristiche sferzate rocciose e pesanti dell’heavy metal con l’antico stile acustico, ancestrale e arcaico della musica pagana e celtica.

Dopo un primo periodo di sperimentazione e composizione di sue idee in solitario, il batterista Alessandro Oggiano, il chitarrista Alberto Eretta e il bassista Roberto Ladinetti si uniscono al progetto, dando vita alla prima formazione della band, che inizia a lavorare come una squadra sulle idee di Galeano, componendo così i primi brani della band. In questo periodo viene scelto il nome Icy Steel, scelto con l’intenzione di comunicare la freddezza epica, la rocciosità e la durezza della musica che il gruppo avrebbe voluto da lì in poi proporre.

La formazione sarda nel 2024 firma la Wanikiya Record, e produce il sesto full-lenght che s’intitola “The Wait, The Choice And The Bravery”.

Hidden but Alive” è un grandissimo brano che, con grande ispirazione e passione sa trarre gli insegnamenti dai grandi dell’epic metal (Bathory, Manowar, Manilla Road) e del migliore heavy metal classico degli anni 80. La partenza è ricolma di atmosfere nordiche e antiche. Ai glaciali riff di chitarra, segue l’ottimo lavoro del vocalist che crea ispiratissime melodie intrise di pathos. La sezione ritmica accelera nei punti giusti come sa rallentare nei momenti di quiete. Song che sembra uscita dal primo “Nordland” dei Bathory. Ottima aperura dall’atmosfera glaciale!

Riff metallici, dotati di grande appeal, ci introducono nella seguente “When I hold the word”. Song decisamente molto più lenta, ma non meno metallica, rispetto al brano di apertura ma caratterizzata da un mood che spazia dal rock fino al metal classico dei King Diamond. I suoni delle chitarre e della sezione ritmica sono veramente ottimi. Il lavoro del basso è di ottimo livello e permette alle chitarre di creare dei fraseggi di altissimo livello. Buono anche il lavoro del vocalist che, con un grande lavoro, si destreggia, con grande capacità, nei vari cambi di atmosfera. Brano malinconico e metallico.

L’inquietante introduzione di “The one who chose to climb the world” ci trasporta in una composizione oscura, tenebrosa e molto ispirata. Brano pieno di riff e caratterizzato da un notevole assolo di chitarra che crea un tappeto sonoro ricco di suggestioni. Il lavoro del basso è notevole così come quello del batterista che, nei momenti giusti, entra con grande decisione nei cambi di tempo. Una buona song che, grazie anche agli entusiasmanti cori, potrà suscitare entusiasmo in sede live.

La metallica “The Epic sound of the wind “(molto Judas Priest/Manowar) è uno dei migliori brani dell’intero disco. Una song dotata di una grande varietà musicale poiché racchiude sia classiche cavalcate metalliche che momenti oscuri e che ricordano, in alcuni momenti, anche i mitici Mercyful Fate. Bello l’intermezzo pulito e riuscitissimo il narrato che anticipa una stupenda chiusura finale. Ottimo brano che rappresenta al meglio la qualità di questo ottimo album.

Flight against constant sorrow” e “The agony of the righteous man” sono due brani rocciosi, potenti e sembrano prendere ispirazione dai migliori Metallica e da sound del miglior King Diamond anni 90. Le chitarre creano dei riff duri e penetranti e creano melodie che permettono al vocalist di creare delle parti dure ma intense. Gli assoli di chitarra possiedono classe e stile così come la sezione ritmica ricopre un ruolo determinante all’interno dei singoli brani. Nel secondo brano si possono trovare anche echi degli Iron Maiden più epici. Altri due ottimi brani.

The barbarian side of yourself” ed “Eternal flame of of the icy warlock” sono due buonissime composizioni che, con grande piacere, possiedono un grande appeal. La prima più oscura e decadente mentre la seconda è decisamente più rocciosa e caratterizzata da refrain che devono molto alla NWOBHM e all’epici metal. Il lavoro della band è decisamente notevole poichè si sente una grandissima unione tra i singoli musicisti. Le parte pulite sono molto belle cos’ come i cori del vocalist che sa creare delle ottime melodie. A chiudere l’ispirata ‘In the fire of redemption”. Grande brano heavy metal dalle tinte hard rock .

Un disco interessante e che, quasi sicuramente, sarà apprezzatissimo dagli amanti dell’heavy metal classico e dell’epic metal.

 

Domenico Stargazer

 

Tracklist:

  1. Hidden But Alive
  2. When I Hold The Sword
  3. The One Who Chose To Climb The World
  4. The Epic Sound Of The Wind
  5. Fight Against Constant Sorrow
  6. Agony Of The Righteous Man
  7. The Barbarian Side Of Yourself
  8. Eternal Flame Of The Icy Warlock
  9. In The Fire Of Redemption
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Wanikiya Record
  • Genere: Epic metal/ Heavy metal

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