Diamo un’occhiata alle note di accompagnamento; dunque nella biografia si legge che i Feldspar, nuova hardcore band romana, in cui, tra gli altri, militano ex ed attuali membri di Growing Concern e Undertakers, pubblicheranno il debut album… Aspetta un momento, fammi leggere meglio… Eh sì, guarda un po’ chi salta fuori. Se la memoria ancora non mi ha del tutto abbandonato, mi pare di aver visto i Growing Concern nel 1990 o nel 1991 insieme ad altri due gruppi (uno era una band di Como forse gli Hide Out) in quel di Mantova. O tempora o mores!

Il titolo dell’album di debutto si riferisce alla città di Roma, sintesi, secondo la band, di tutte le contraddizioni che albergano nel nostro amato Belpaese: capaci di custodire una storia millenaria, siamo altresì abili a gestirla in modo approssimativo e a volte con noncuranza. I dieci pezzi (la title track è in realtà una sorta di manifesto ottantiano di una New Wave vicina come colonna sonora a quelle pellicole dell’epoca molto futuristiche e visionarie a – la “1997: Fuga da New York” del 1981) sono un concentrato di Hardcore con tantissime aperture alla melodia e forse più  vicino ai giorni nostri, come sonorità, che al periodo a cavallo fra fine anni ottanta ed inizio anni novanta.

Ci sono, invero, episodi tendenzialmente virulenti e veloci, riconducibili alla prima scena dell’Hardcore  di New York (come il brano “18 Karat” cantato alla maniera di Roger Miret storica voce degli Agnostic Front), così come la seguente che può stare nel mezzo fra i Cro – Mags e i Sick Of It All.

E’ un disco che mi trasmette una punta di nostalgica retrospettiva se non altro sia per i temi trattati legati a certe strutture armoniche, sia per il rimando semantico: “Dear Friends Still Alive” dal titolo malinconico, ha nel giro delle chitarre e nelle linee del cantato qualcosa di struggente, ha una sorta di riverberazione mnemonica; ma anche il riffing iniziale (che ricorda da vicino Dave Mustaine quelli inizi anni novanta) di “The Jester’s Revolt” riesce a portare l’impalcatura del pezzo verso territori più digeribili, orecchiabili ed addomesticabili ai più.

Il gruppo nasce alla fine del 2023 ma ha, come si è scritto pocanzi, radici nel passato: la garanzia viene data da Andrew Mecoli, figura storica del panorama hardcore italiano, e dal genio creativo di Stefano Casanica; non da meno la presenza del front man Riccardo Zamurri (curatore delle narrazioni e dei testi) coadiuvato alla seconda voce dalla figlia d’arte Anna Pasolini (sua madre è la compositrice britannica Rachel Portman). La parte ritmica invece viene degnamente supportata e magnificamente architettata da Manlio Massimetti al basso e Luca Micheli alla batteria.

Dieci pezzi di un Hardcore da scoprire e da vivere fino all’ultima nota.

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. What Makes Us Stay
  2. Cobblestones
  3. Dead Friends Still Alive
  4. 18 Karat
  5. Your Resistance Is Not Only Futile But Also Pathetic
  6. The Jester’s Revolt
  7. Scalp Is An Ashtray
  8. All Quiet
  9. Beach Bums Of Santa
  10. God Is Fired
  11. Old City New Ruins
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Time To Kill Records
  • Genere: Hardcore

Links:

Sito Ufficiale

Instagram

Spotify

Autore