Bene, ma non benissimo.
L’ultima fatica dei Vision Divine arriva cinque anni dopo ‘When All Heroes Are Dead’ e rappresenta una ulteriore evoluzione nella lunga storia del side project di Olaf Thorsen dei Labyrinth, a cominciare dalla formazione fino ad alcuni aspetti musicali.
Dietro alle pelli intanto esordisce in veste ufficiale Matt Peruzzi (Labyrinth), viene confermato Ivan Giannini al microfono, mentre gli storici Andrea Torricini al basso, Federico Puleri alla chitarra e Alessio Lucatti alle tastiere si affiancano al ‘master mind’ Thorsen in quello che è il loro nono disco in studio.
‘Blood And Angels’ Tears’ gode della produzione di Simone Mularoni (DGM) e della copertina di Augusto Silva; è la prima parte di un concept che racconta il vagare sul nostro pianeta di tre angeli ribelli e allontanati dal paradiso.
Dopo una tipica intro strumentale la terremotante ‘ The Ballet Of Blood And Angels’ Tears‘ irrompe velocissima sull’ascoltatore; i Vision Divine riescono subito a rendersi riconoscibili con tutte le caratteristiche power, melodiche e sinfoniche raffinate e consolidate in 25 anni di carriera.
‘Once Invisible‘ continua a pestare duro con la voce di Ivan Giannini chiamata a toccare vette altissime come in ‘Drink Our Blood‘ (a cui fa da contraltare AC Wild dei Bulldozer) dove sale in cattedra la tastiera di Alessio Lucatti; brano di facile assimilazione che ci porta alla prima pausa ritmica con la pseudo ballata ‘When Darkness Comes‘.
Fin qui siamo tornati indietro negli anni, la componente power ha ripreso il sopravvento sulla vena progressive e la successiva ‘Preys‘ ce lo conferma, con una parte centrale molto cinematografica (ho risentito vagamente i Therion).
‘A Man on a Mission‘, un intermezzo per piano e voce nel quale Ivan Giannini sembra finalmente a proprio agio (ma ne riparleremo), funge da intro a ‘Go East‘ un brano interlocutorio, con un refrain facile facile, il primo vero filler del disco.
Finalmente con ‘The Broken Past‘ i Vision Divine riescono a scrivere un futuro ‘classico’, vuoi per la presenza di Ray Alder (Fates Warning) e Alle Conti (Trick or Treat), con i quali Giannini duetta ed interpreta i tre Angeli protagonisti del concept, vuoi per la caratteristiche di puro power melodico di cui i nostri dimostrano di esserne i maestri.
‘Lost‘ chiude l’album con tutta l’epicità possibile, accompagnata da una lunga citazione del canto III dell’inferno dantesco, con il pianoforte in evidenza e la chitarra di Olaf che traccia un sognante refrain, sicuro intro di una successiva puntata di questa complessa storia.
E’ un disco che nei primissimi ascolti mi ha entusiasmato; parlavo all’inizio di evoluzione musicale e, rispetto al loro periodo progressive, i Vision Divine tornano all’antico; ‘Blood And Angels’ Tears‘ è quanto di più vicino ci sia all’esordio del 1999 ma purtroppo il livello compositivo, parlo strettamente di ‘canzoni’, non è paragonabile, in questo disco di veramente memorabile rimarrà ‘The Broken Past‘; proseguendo negli ascolti l’hype’ si sgonfia e viene naturale il confronto con il passato.
Orchestrazioni, assoli, esecuzione impeccabile (Matt Peruzzi alla batteria è mostruoso) mascherano quella mancanza di fondo di ispirazione.
Ivan Giannini ci era piaciuto molto di più nel precedente ‘When All Heroes Are Dead‘, ove non era chiamato a forzare sulle tonalità alte quanto in questo caso; fermo restando il paragone improponibile con i precedenti vocalist Fabio Lione e Michele Luppi, la sua prova rimane scolastica e priva di carisma.
La svolta prettamente power a discapito della vena progressive che hanno intrapreso i Vision Divine non sembra vincente e ascolto dopo ascolto ci assale quella terribile domanda: in futuro quando avremo voglia di ascoltarli riprenderemo questo ‘Blood And Angels’ Tears‘?
Bene ma non benissimo.
Filippo Marroni
Tracklist:
1. Chapter I: War In Heaven
2. Chapter II: The Ballet Of Blood And Angels’ Tears
3. Chapter III: Once Invincible
4. Chapter IV: Drink Our Blood
5. Chapter V: When Darkness Comes
6. Chapter VI: Preys
7. Chapter VII: A Man On A Mission
8. Chapter VIII: Go East
9. Chapter IX: The Broken Past
10. Chapter X: Dice And Dancers
11. Chapter XI: Lost
- Anno: 2024
- Etichetta: Scarlet Records
- Genere: Power Metal
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