I Lay Of The Autumn sono una nuova realtà italiana votata ad un power metal dalle tinte scure, come ravvisabile già dal titolo dell’album.
Tutti i brani di ”Of Love And Sorrow” nascono dalla mente di Davide Scuteri e rappresentano un punto di raccordo tra quanto espresso nei suoi precedenti progetti: Ravenword e Choirs of Veritas.
Dettagliando al meglio la proposta direi che si può parlare di un power metal a tratti sinfonico, con frequenti incursioni nel gotich e timide venature prog che possono scorgersi nell’articolazione di alcuni riff e in alcune inusuali sequenze di note e accordi.
Scuteri, che nella band si occupa delle tastiere, si è circondato da musicisti di assoluto livello che riescono a ostentare la loro abilità con garbo, ossimoro musicale prerogativa di pochi e dote rilevante ancor più della tecnica.
Su tutto troneggia stupenda la voce di Iryna Boyarkina, emozionante, sicura e con un’intonazione perfetta, dotata di un timbro che porta alla mente la divina Tori Amos pur nel suo essere peculiare.
Il disco si apre con “When It Rains”, un’ intro strumentale per piano e synth che rivela e anticipa le abilità in sede di composizione di Scuteri: emozionante ed evocativa prepara la strada a “Flowing Tears”, brano di classe, con melodie potenti e ricercate supportate da una base power metal che mi ricorda molto i primi Sonata Artica.
Il refrain è melodicissimo ma non banale e, come una potente dichiarazione d’intenti, rivela l’innegabile inclinazione naturale di Scuteri per la melodia ricercata che, al pari dell’equilibrata manifestazione di bravura dei musicisti, ad un orecchio poco analitico potrebbe risultare “semplice”.
È impressionante la coesione tra i musicisti e il senso di padronanza assoluta dello strumento: il solo di chitarra per esempio è da manuale, così come encomiabile è il lavoro di tutti, ma ancora più encomiabile è la capacità di creare un’entità nuova, superiore alla somma delle parti.
“Lost In Your Eyes” è introdotta da un synth che in un climax d’attesa ci accompagna ad una cavalcata power interrotta per dare risalto alla voce di Iryna, lanciata in ricercati ghirigori melodici di assoluto livello che rimarranno subito impressi nella vostra testa.
Il pezzo successivo, “After All this Time? Always” mi ha spiazzato in quanto è fondamentalmente una ballad, tipologia di canzone che non rientra proprio nelle mie corde.
Dopo pochi ascolti si è rivelata invece una hit : Iryna si supera intonando melodie catchy ma al contempo articolate e quando esplode il coro supportato da accordi aperti, lunghi e luminosi non posso negare l’emozione.
Segue “Thrown Away” in cui compare una parte in growl che a mio gusto avrei evitato in quanto richiama un cliché abusato di cui il pezzo, bellissimo, non aveva bisogno.
Incuriosisce il titolo della strumentale “Si Sta Come D’Autunno Sugli Alberi Le Foglie”, tributo al nostro immenso poeta Giuseppe Ungaretti.
Non sono sicuro che il brano, estremamente energico e tecnico, faccia scopa con il titolo, il quale necessiterebbe a mio avviso di ben altre suggestioni musicali; ciò non toglie che sia decisamente ben riuscito e si presti a mettere in mostra le capacità non comuni della band.
Invece voglio attirare la vostra attenzione sul refrain di “Of Love And Sorrow”: al contrario della precedente strumentale qui si ha una perfetta comunanza tra musica e titolo realizzata mediante una successione di accordi maggiori e minori inconsueta, originale e al contempo di grande effetto.
Ascolto metal da tutta una vita e vi assicuro che non mi faccio impressionare facilmente, ma questo è un disco fatto da fuoriclasse: dategli una manciata di ascolti e si aggrapperà alla vostra anima.
Meghistos
Tracklist:
- When It Rains
- Flowing Tears
- Lost In Your Eyes
- After All This Time? Always
- Thrown Away
- Undergo Deconstruction
- Love You To Death
- Si Sta Come D’Autunno Sugli Alberi Le Foglie
- Of Love And Sorrow
- Who Is To Blame
- Anno: 2024
- Etichetta: Rockshots Records
- Genere: Symphonic Power Metal
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