I cinque giovani romani si presentano qui al debutto su lunga distanza dopo l’esordio su demo tape. Hanno alle spalle un mini tour europeo e fino a qui hanno ricevuto delle risposte positive dalla stampa specializzata del settore.

Il cd presentato ha un groove molto potente e si inserisce nel panorama del nuovo Hardcore italico, sebbene, per quanto lo sappiamo è difficile trovare delle reali novità riguardo a questo genere, vi siano dei forti rimandi ad un certo modo di suonare che richiama la scena anni ottanta in quel di New York. Tredici sono i pezzi in scaletta, ma in realtà mi sento di soprassedere sul primo pezzo (una sorta di intro di programma) e di non valutare il quinto, il nono ed il dodicesimo brano, intermezzi drum and bass e nulla più.

La totalità della decina di tracce, quindi, mi fa venire in mente prepotentemente la band stelle e strisce dei Crumbsuckers, per intensità e per una leggera contaminazione nei suoni. Questo tipo di gruppi mi porta a pensare alla musica come un qualcosa di familiare, un qualcosa che agisce come una sorta di proustiano aiuto mnemonico, suscitando emozioni ed associazioni da tempo dimenticate, aprendo finestre spazio temporali che mi riportano indietro negli anni, e consentendo, ancora una volta, l’accesso a stati d’animo e ricordi, pensieri e mondi, in apparenza completamente perduti. I volti si animano d’espressione mentre un manipolo di sopravvissuti agli anni ottanta riconosce la vecchia musica e ne avverte il potere emozionale. Nel ricordo di tanti poghi e di velocissimi “circle”, ciò che emerge per l’ennesima volta (anche e soprattutto da questo “No Threats Allowed“) è il ritmo. A questo livello la musica non necessita né della melodia né del contenuto specifico della carica emotiva del canto: ciò di cui necessita (in maniera imprescindibile) è il ritmo. Il ritmo può ripristinare la nostra percezione di essere creature incarnate, ancora vive, ancora attive dentro questo grigiore del vivere quotidiano, tutti insieme come tanti anni fa, insieme ad un movimento elementare di movimento e di forza ed energia vitalistiche. La musica fa parte dell’umano, e non esiste una sola cultura in cui non sia altamente sviluppata e tenuta in gran conto. Certa è talmente fruibile che spesso, forse troppo, essa viene banalizzata: si accende una radio, ciò che viene trasmesso viene ascoltato passivamente, se ne può canticchiare il motivetto e tenere magari il tempo battendo un piede; ma la musica per noi non è un lusso è una necessità, e può avere un potere superiore a qualsiasi altra cosa nel restituirci, anche se soltanto per un breve momento, a noi stessi e ad altri uguali a noi.

Avanti così fino alla fine.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. G.A.F.
  2. Word Is Bond
  3. Triers
  4. Redemption
  5. Antidote
  6. Diss Days
  7. Tide Mind
  8. Blank
  9. Machete
  10. Septic
  11. Rainswept
  12. Scaffolding
  13. The Swamp
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Time To Kill Records
  • Genere: Hardcore

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