I Di’Aul, formazione Doom milanese, tornano a distanza di due anni dall’acclamato ‘Abracamacabra’ il 7 giugno con ‘EP II’, un EP di due tracce che anticipa il nuovo album ‘EvAAvE’
Queste le parole della band sul nuovo concept:
“Questa è la prima parte di un lavoro più ampio il cui filo conduttore ruota tutto attorno al tema del femminile e del femminino, da intendersi slegato dal genere: dal bistrattamento al riscatto, dal rapporto con la famiglia alla società in generale. Perché nella natura più profonda dell’uomo, il ‘femminile’ è la parte più importante in ciascuno di noi, che nasconde in sé quello che Garcia Lorca chiamava Duende. La maggior parte dei testi sono poi per lo più ispirati alla poesia di Sylvia Plath, Amelia Rosselli e Virginia Woolf.”
Il decadente incedere di “Azazel” è qualcosa di veramente impressionante. I cavernosi riff di chitarra, la voce malefica del singer e la sezione ritmica ci portano dentro un vortice infernale dove la lentezza del doom si fonde alla migliore psichedelia degli ultimi anni. Le melodie sono malinconiche, sepolcrali così come il suono dei fraseggi di chitarra ricordano i grandissimi Trouble e Pentagram. “Azazel“, il demone dei deserti della mitologia mesopotamica, sembra rinascere dalle ceneri del sound oscuro dei DI’AUL. La band pavese costruisce brani oscuri, penetranti e pieni di riff di chitarra massicci che permettono al Singer di far emergere il suo lato più evocativo.
Nella seguente “Golgotha“, emerge il lato più metallico, atmosferico, dark e piacevolmente orrorifico. La sezione ritmica è lenta, potente e sa, come Caronte, trasportarci nel mondo degli inferi. “Golgotha” come espressione artistica/musicale delle macabre sensazioni che si respirano pensando agli eventi accaduti sulla collina di Gerusalemme. Chitarre solenni che creano alchimie sonore che sfociano in solenni liturgie musicali. Il tappeto sonoro creato dalle chitarre permette alle malefiche melodie di uscire con grande prepotenza. Gli echi dei grandissimi Cathedral sono potentissimi. Il finale è qualcosa di celebrativo; infatti, echi sulla voce e gli effetti di chitarra creano momenti di grande ispirazione. Nonostante l’assenza di assoli di chitarra, che potevano aiutare i due brani ad essere più creativi, questo EP risulta molto interessante e sono sicuro che gli amanti del doom, in attesa del nuovo imminente album, potranno gustare un ottimo prodotto.
Doom On
Domenico Stargazer
Tracklist:
- Azazel
- Golgotha
- Anno: 2024
- Etichetta: MooDDoom Records
- Genere: Doom metal
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