Il terzo album in studio degli STRANGER VISION è un nuovo capitolo della loro esplorazione musicale e tematica. Il concept album è diviso in due parti ed è ispirato al capolavoro di Johann Wolfgang von Goethe, “Faust”, un racconto intramontabile che esplora le profondità dell’anima umana, il conflitto tra ambizione e moralità, e la ricerca incessante del significato.

Dal punto di vista sonoro, abbiamo cercato di creare un’opera tanto complessa quanto accessibile, dove il power metal classico si intreccia con elementi di prog, orchestrazioni imponenti e sfumature di metalcore moderno. Volevamo che ‘FAUST’ avesse un suono che non solo riempisse lo spazio, ma che fosse al contempo melodico, aggressivo e progressivo, creando un’esperienza avvolgente e cinematica. Ogni traccia è stata progettata per riflettere un aspetto diverso del viaggio interiore di Faust, con riff potenti, sezioni vocali intense e tastiere e synth che amplificano la tensione drammatica della storia. Per noi, FAUST è più di un album: è un’indagine sonora sulla natura umana e le sue infinite contraddizioni”, racconta la band.

FAUST. Act I: Prelude To Darkness” – tracklist:

  • Prologue In Heaven
  • Strive
  • Nothing Really Matters [featuring James Labrie]
  • Look Into Your Eyes
  • Two Souls  [featuring Angelica Patti]
  • Prologue Of John
  • In Principium
  • Dance Of Darkness
  • The Covenant
  • Carpe Diem
  • Fly
  • New Life

Gli Stranger Vision sono una band italiana di power prog metal nata nel 2019, con la consapevolezza di voler creare un suono che fosse loro e solo loro, qualcosa di profondamente personale, in grado di amalgamare melodie che restano impresse, potenza che si sente nel profondo e un tecnicismo che cammina su un filo sottile, evitando con maestria il baratro dell’eccesso e della banalità. Le loro influenze? Il classico power metal di Savatage e Blind Guardian, il prog metal di Symphony X e Dream Theater—sì, certo—ma tutto filtrato, smontato e ricostruito attraverso una lente che è intrinsecamente Stranger Vision.Il loro debutto, Poetica, arriva nel 2021, un anno che, se vogliamo essere onesti, è stato meno un anno e più una parentesi, una sospensione collettiva. Ma nonostante il contesto di pandemia globale, che ha reso impossibile il tour promozionale e la connessione fisica con il pubblico, Poetica si è fatto strada. È stato un successo, sì, ma di quel tipo strano e riflessivo, quasi come una luce che penetra attraverso le fessure di una finestra chiusa. Il lockdown, invece di rallentarli, ha dato agli Stranger Vision la possibilità di immergersi nella composizione di nuovo materiale, e così, quasi inevitabilmente, è nato Wasteland nel 2022, un concept album che si ispira al poema di T.S. Eliot, “La terra desolata”, pubblicato esattamente un secolo prima, ma che sembra parlare direttamente a un mondo che sta ancora cercando di riprendersi.Wasteland non è solo un seguito; è un’evoluzione, una mutazione verso qualcosa di più compatto, diretto e moderno. È come se avessero preso tutto ciò che funzionava in Poetica e lo avessero distillato, concentrandolo, e poi avessero aggiunto influenze orchestrali, prog e metalcore moderno, come spezie rare che rendono un piatto familiare sorprendentemente nuovo. A rendere tutto ancora più interessante, ci sono le collaborazioni con figure del calibro di Hansi Kürsch dei Blind Guardian e Tom S. Englund degli Evergrey, che non sono solo ospiti, ma co-narratori di questa nuova fase del viaggio degli Stranger Vision.Nel 2023 e 2024, la crescita della band non si è fermata. Gli Stranger Vision hanno portato la loro musica in diversi paesi europei, suonando in concerti che sono diventati una sorta di materializzazione sonora del percorso che li ha portati fin qui. E il viaggio continua: ad ottobre, si esibiranno in Giappone, un traguardo che va ben oltre il semplice esibirsi in un nuovo continente. È un segno, un’indicazione che la loro musica ha trovato orecchie pronte ad ascoltare, ovunque vadano.Con una fanbase solida e un suono che non smette di trasformarsi, ma che mantiene sempre quel nucleo di autenticità, gli Stranger Vision sono pronti a lasciare un segno—non un segno passeggero, ma qualcosa di duraturo, di indelebile, nel panorama del metal internazionale. 
Gli STRANGER VISION sono:
Riccardo Toni: chitarre, tastiere, orchestrazioni
Ivan Adami: voci e cori
Alessio Monacelli: batteria
Daniele Morini: basso

STRANGER VISION online:
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