L’ennesimo, ed in questo caso in senso prettamente numerico, guitar hero che ha registrato questo album con una qualità dell’incisione alquanto approssimativa.
Tecnicamente non entro nel merito (trattandosi financo di tredici – e dico tredici – pezzi strumentali), ma quello che balza subito all’orecchio è la similitudine con tanti altri maestri delle sei corde del passato, riproposti qui pedissequamente senza una spinta emotiva, nè un azzardo pulsionale.
Tanto Malmsteen, ma non quello dei primi tre album, semmai quello del post coma in seguito ad un incidente stradale.
Il quarto pezzo, dopo i primi tre, si discosta leggermente dal solito clichè sia esecuzione che per incisività sonora, ma la qualità della registrazione è veramente qualcosa al di fuori di ogni parametro di classificazione, per gli anni che stiamo vivendo e per l’opportunità tecnologiche che abbiamo a disposizione.
Presumo che tutte le tracks siano a compendio di una sorta di concept album sulla evoluzione e, senza scomodare Darwin, non riesco a trovare un nesso tra opera musicale e prodotto umano biologico.
Purtroppo non c’è quel quid di emotivo, di passionale, sembra di assistere ad un pleonastico commento sonoro a lezioni di antro – biologia; ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine di questo cd. Un passo falso ci può stare e l’importante è non demoralizzarsi e continuare a suonare, cercando di migliorare le proprie criticità. In questo caso non si tratta di lacune dal punto di vista prettamente tecnico o di un deficit esecutivo, ma di di un approccio particolarmente più umano alla musica. Ovviamente chi scrive non è certamente il Bertoncelli della situazione, ma soltanto una persona che ascolta musica da svariati anni, quindi ciò che scrive è il risultato di ciò che arriva e da dove è partito: un approccio più umano significa cercare di tradurre sul pentagramma ciò che l’occhio vede ed il cuore sente. Spesso l’artista viene incompreso, ma è anche vero che altrettanto spesso usa un linguaggio che per molti è incomprensibile se traslatato dal piano della realtà al mondo del metafisico tecnico. Ad maiora.
Leonardo Tomei
Tracklist:
- Hadean
- Eoarchean
- Paleoarchean
- Mesoarchean
- Neoarchean
- Paleoproterozoic
- Mesoproterozoic
- Neoproterozoic
- Paleozoic
- Mesozoic
- Cenozoic
- The Beginning
- Pangea
- Anno: 2024
- Etichetta: Wanikiya Record Crashsound Distribution
- Genere: Guitar Instrumental
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