VIOLET ETERNAL – Reload The Violet

Jien Takahashi e Ivan Giannini sono i protagonisti di questa nuova band che nasce, a detta dei suoi protagonisti, da un incontro online: il prolifico chitarrista giapponese (Heaven’s Tragedy, Majustice, Stormheart) era alla ricerca di un cantante per la sua nuova musica “melodic metal che fonde potenza, ritornelli orientali con ritmi frenetici e testi interpersonali, il tutto condito da assoli di chitarra” e la scelta è caduta sul cantante dei Derdian e dei Vision Divine.

‘Reload The Violet‘ nasce dall’unione di un chitarrista virtuoso con uno dei migliori cantanti, sia per potenza che per estensione vocale, della scena power attuale ed il risultato ripaga ampiamente le aspettative.

Il disco è prodotto dalla Rockshots Records ed è composto da dieci pezzi ben scritti, ove Jien Takahashi si mette al servizio della ‘canzone’, evitando inutili e noiosi attacchi di masturbazioni chitarristiche, tanto cari ad alcuni shredder.

Curiose le note biografiche che accompagnano il disco, con paragoni agli Stratovarius, agli Angra e ai Beast in Black dei quali non sentiamo nessun particolare influsso. Sebbene non raggiungano il parossismo dei Dragonforce i nostri italo-giapponesi ricordano molto le produzioni degli ‘extreme power metalhead’ inglesi: produzione cristallina e cori memorizzabili con uno spirito da videogame/anime che serpeggia tra le melodie.

Non c’è alcuna traccia che non raggiunga la sufficienza, l’ascolto è piacevole per quanto possa interessarvi una ricetta già ampiamente cucinata in decenni di dischi e concerti; ‘The Echoes Of Time‘, ‘Under The Violet Sun‘ e soprattutto la finale ‘Sonata Black‘, capolavoro indiscutibile scritta da Timo Tolkki, saranno le prime a rimanervi in testa.

Completano la formazione in veste di ospiti Andrea Cappellari (ex-SkeleToon) ed Ollie Bernstein (Magic Opera) rispettivamente alla chitarra e al basso e Ryuya Inoue alla batteria, oltre a cameo di Yukhi, Gabriel Guardiola e Takao, mentre la produzione è stata curata da Dennis Ward.

I Violet Eternal non cambieranno il mondo della musica ma ci regalano tre quarti d’ora di ottimo power, splendidamente suonato e cantato.

Filippo Marroni

Tracklist