Un filosofo a fine Ottocento asseriva che i deboli e malriusciti debbono perire e che questo è il principio del nostro amore per gli uomini. Ecco mutatis mutandis vi presento i The Killerfreaks, dissacranti all’ennesima potenza, con un look alla Gwar, oltre ogni limite, al confine della legalità prosaica. Gente che si è permessa per venti lunghi anni di farsi, artisticamente parlando, gli affari propri ed andare avanti seguendo la strada dell’autoproduzione e vivendo fino in fondo il mondo dell’underground. Una band, quella di Varese, nata nel lontano 2004, che ha partecipato a tanti festival e suonato su innumerevoli palchi; registrato un singolo (cover tradotta in lombardo di “Die, Die My Darling“) con Ul Milk, mitico cantante dei Longobardeath ed aver aperto i set per Domine, Strana Officina, Ancillotti. Insomma un nome di spessore (a proposito il front man, Mefisto, è un wrestler di punta della Total Combat Wrestling) nell’ambiente oscuro del sottobosco musicale italico. Come si dice dalle mie parti delle ghigne a tagliola che è bene averle per amiche, non si sa mai… D’altronde una band che si concede il lusso di ricordare l’ex campionessa del World Wrestling Federation Joan Marie Laurier (scomparsa prematuramente nel 2016), detta Chyna, oltre che per le sue doti sportive anche per la sua peculiarità cinematogra – fica (“Queen Of The Ring” è una canzone metal che ricorda da lontano i Twisted Sister), dicevo, ad una band simile che cosa vuoi dire, sollevare forse delle obiezioni?

Il cd è un pozzo di citazioni ed omaggi; oltre al già menzionato quinto pezzo, troviamo nel titolo dell’album un rimando diretto alla cinematografia horror italiana (mi piace pensare di più ad un Bava, ad un Fulci, un Deodato piuttosto che ad un Argento o ad un Avati). “Halloween Night“, un pezzo che gira sulle coordinate dettate da Rage, Anvil ed Exciter, è dedicato al film del grande regista John Carpenter; “Vampires Suck“, con sonorità e ritmi più vicine al Punk Rock, invece, nel titolo, vuole ricordare la protagonista del fumetto, da un’idea di Renzo Barbieri, Zora La Vampira (personalmente preferivo Jacula e Sukia, ma de gustibus…). C’è anche un riferimento alla saga (ben undici lungometraggi) che ha come protagonista Pinhead in Hellraiser. Per concludere, il mio pezzo preferito fra gli otto proposti è “Satanic – Onirico“, brano in italiano, che nelle liriche lascia ben poco spazio alla fantasia.

Un cd irriverente, ruvido, un po’ fra i Tossic e gli Sfregio, sporco, marcio, cattivo ma molto ma molto divertente. A voi la scelta di salire oppure o no sul ring…

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. D.I.L.F.
  2. Halloween Night
  3. Vampires Suck
  4. Dragons And Losers
  5. Queen Of The Ring
  6. Pinhead
  7. Satanic – Onirico
  8. Metal
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Wanikiya Record
  • Genere: Horror Punk Metal

Links:

Facebook

Instagram

YouTube

Autore