Chitarrista, compositore, arrangiatore e didatta con oltre venti anni di esperienza musicale, Vincenzo Grieco è ormai diventato un punto di riferimento nell’ambiente chitarristico romano. Classe 1976, dopo essersi formato musicalmente sotto la guida del maestro Giorgio Mazza, nel 2010 è tra i primissimi musicisti ad ottenere la laurea triennale in popular music presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Nella sua attività musicale ha attraversato spesso diversi generi musicali, privilegiando un suono ed un repertorio di tipo anglo – americano. Da sempre appassionato di Rock, Blues, si esibisce attualmente con la band “Vincenzo Grieco And T.H.E. Rome Blues Authority” e con il tributo a Jimi Hendrix, Steve Ray Vaughan “Little Wings”. Da oltre 15 anni si dedica con passione ad un’intensa attività didattica tramite lezioni, masterclass e video corsi. Dopo svariate produzioni musicali di brani strumentali e sonorizzazioni (Rai Tv, Rai Trade), nel 2019 debutta con il suo primo album di inediti dal titolo “Misleading Lights Of Town“.
Ho voluto trascrivere la biografia di questo artista per rendere al meglio la ricchezza di questo prodotto e soprattutto per far capire da quale background proviene la maestria di Vincenzo Grieco.
Avevo già recensito il precedente lavoro con parole degne di tale opera, questo “Back To My Roots” suona molto anni ottanta e non disdegna di citare apertamente i dotti delle sei corde. L’incipit di “Back To My Heavy Roots” è un omaggio evidente a Steve Vai. Il riffing del secondo pezzo passa da George Lynch ad Adrian Vanderberg senza problema alcuno con l’aggiunta di sweep durante l’assolo di pregevole fattura. Molto passionale e toccante la lentissima “Mama” dove emerge l’animo più propriamente blues del virtuoso chitarrista.
Un album questo che potrà interessare con una determinata certezza coloro i quali hanno in corso degli studi di approfondimento al fine di migliorare la propria tecnica abbinata alla sagacia emotiva; ma potrà piacere anche a chi, al di là della mera tecnica esecutiva, nella musica vuole sondare la passionalità, la melodia, il gusto, la ricerca della nota giusta al posto esatto o della armonizzazione che può sorprendere. Una analisi assai accurata dei suoni e delle atmosfere, per concludere, si può senza dubbio alcuno notare in “Nilufar” una canzone che potrebbe essere usata come colonna sonora per una scena di amore dentro un film americano metà anni ottanta. Citazione nel titolo dell’ultima track anche per Satriani.
Leonardo Tomei
Tracklist:
- Back To My Heavy Roots
- The Biker
- Baking Bread
- Don’t Ask Me To Keep Calm
- Mama
- Eddie
- Highlands
- The Fire In My Head
- Nilufar
- The Boys From Texas
- The Alien Surfer
- Anno: 2024
- Etichetta: Autoproduzione
- Genere: Guitar instrumental
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