I Sonic Wolves sono una band heavy rock’n’roll italiana, formata nel 2012 dal batterista Vita (ex Ufomammut e attualmente nei Rogue State) e dal bassista e cantante Kayt Vigil (ex Pentagram, The Hounds of Hasselvander…Of The Horizon, Syzslak, Hatchetface, ZED, ecc., attualmente anche nei Rogue State). Nell’estate del 2022 la band ha iniziato una collaborazione con Nico Nigro (ex Mortuary Drape, Eroded e attualmente nei Suicide Force) alla chitarra.
I nostri ci regalano un grandissimo disco che, oltre a regalarci del sano hard rock, risulta essere anche molto vario nel suo insieme poiché emergono anche influenze e trame punk e psichedeliche che risultano essere molto intriganti. La grande esperienza dei singoli musicisti ha contribuito alla creazione di brani devastanti e dotati di grande fascino.
La spettacolare introduzione di “Shapeshifter” ci trasporta ai tempi dei grandissimi e leggendari Black Sabbath. Il sound è corposo, massiccio e ricco di riff settantiani che, grazie all’enorme lavoro della sezione ritmica, costruiscono delle trame oscure, potenti e di grandissimo impatto. L’influenza dei grandissimi Trouble e Pentagram è ben evidente. i cambi di tempo e gli assoli di chitarra arricchiscono un sound che, già di per se, è unico nella storia del rock. I Sonic Wolves suonano con grande energia, potenza e ispirazione. Grandissimo brano di apertura!
La batteria suono duro In “O.B.E” e, con grande maestria, dirige l’intera band che, con grande coesione, crea una song piena di sfaccettature; infatti, si passa da ritmi sabbathiani fino a riff in puro stile Motorhead. Bello e riuscitissimo l’intermezzo di basso, a metà del brano, che sa creare una tensione psichedelica e vorticosa e che, nel susseguirsi dei riff, viene sorretta da chitarre acide e dure. Seguono arpeggi che ricordano i grandissimi Hawkwind e le migliori bande di rock psichedelico degli anni 70. Finale decisamente oscuro, inquietante e ricco di pathos.
L’ hard rock di “Dead to the world” ricorda i grandi Agony bag , i Black Sabbath e i Necromandus. Eccellente brano che sa coniugare il rock’n’roll/blues e l’hard rock piu’ duro e metallico. Gli assoli di chitarra sanno prendere ispirazione dai grandissimi Mountain e dal miglior hard rock americano.
“Dark Recollection” è puro hard rock dalle tinte metalliche. I riff sono veramente grintosi, rock’n’roll e ben costruiti. L’ottima sezione ritmica sorregge gli ispiratissimi assoli di chitarra mentre il singer, con grandissima capacità, crea linee vocali immediate e dotati di grande fascino, A tratti sembra di ascoltare il grandissimo Ozzy Osbourne.
“Heavy Lies The Crown” è una composizione dalle componenti settantiane e ben ispirata dal grande hard rock degli anni 60/70. Gli echi dei Led Zeppelin sono ben evidenti. Gli assoli hendrixiani sono assolutamente deliziosi cosi’ come le linee vocali del singer sono ben ispirate. Ottima la performance dei singoli musicisti che, con grande capacità tecnica ed emozionale, creano un brano eccezionale. Notevoli le parti psichedeliche inserite alle metà del brano. Sembra si sentire i Pink Floyd che suonano gli Hawkwind. Sublime!
“The Ten Doors”e “Won’t be their fool” sono altri due brani esplosivi e convincenti. Le influenze dell’esplosivo hard rock si mischiano al migliore street rock. Il lavoro della sezione ritmica è eccezionale cosi’ come quello delle chitarre. Il Singer sa creare, con grande naturalezza, cori e melodie di grandissimo impatto. Due gemme di grande hard rock!
A chiudere la graffiante ed esplosiva “Gotta do it right”. Gli amanti del sano hard rock dovrebbero ascoltare questo grande disco che, ascolto dopo ascolto, non risulta mai banale e ci fa scuotere la tesa. ROCK ON!
Domenico Stargazer
Tracklist:
- Shapeshifter
- O.B.E.
- Dead to the World
- Dark Recollection
- Heavy Lies the Crown
- The Ten Doors
- Won’t Be Their Fool
- Gotta Do It Right
- Anno: 2024
- Etichetta: Argonauta Records
- Genere: Hard rock
Links: