Nel magma di quel prezioso segmento del Punk Hardcore denominato nel tempo “Blackened HC” spiccano da veterani i Nulla+. I nostri non hanno certo bisogno di presentazioni visto che sin da subito hanno dato un contributo enorme alla crescita e sviluppo di questo interessantissimo sotto-stile che inietta l’HC di venature oscure e Black Metal in modo parecchio interessante.
Arriviamo alla pubblicazione di questa loro opera denominata “Mente Captus“, un ottimo riferimento linguistico e storico, citando infatti direttamente il termine romano latino antico che indicava le persone depotenziate e limitate da difficoltà mentali (“mente catturata”) usando questa parola per dipingere un lotto di brani che affronta le follie ed alienazioni dell’uomo moderno, sia in chiave oscura ed intimista sia indicando il fatto che i nostri dominanti sono i veri pazzi scatenati, la ferocia sociale si esprime in modo cupo e ferocissimo, come la musica, mantenendo questa attitudine “Black HC” in questa nuova opera sperimentano inserendo influenze disparate da un pò tutto il Metal estremo e in modo parecchio ben riuscito abbracciando le vibrazioni del concept.
La copertina minimale oscura che fonde lo stile Punk con quello Black Metal getta inquietudine ma passiamo all’ascolto partendo dalla squillante “Schermo“, un delirio in turbine, voce sguaiata e perfetto connubio Black HC martellante trovando poi spazio in un malinconicissimo ed alienato arpeggio finale, “Rogna Nera” irrompe nella sua potenza quasi Crust nei suoi ottimi riff influenzati anche dal Death Metal senza perdere il tiro HC originario e rallentamenti robusti ed opprimenti arrivando ad “Una Donna MMXXIV” col suo riff portante raggelante ed un cantato a mo di urlo soffocato che fa accapponare la pelle ed un ottimo break finale con un gioco di effetti ed arpeggi cavernosi pieni di riverbero pazzeschi!!
“Disparità Demente, Poveri Folli e Ricchi Stravaganti” è un gioco noise schizofrenico che rende l’idea di una società malata e alla deriva, un breve ma intenso intramezzo di pochi secondi che dà subito la carica a “Terre Rare” che ritrova la furia HC old school veloce ed incazzatissima che fa partire il Mosh più feroce, ottima la parte vocale ed interpretativa con parti recitate in uno stop centrale azzeccatissimo.
Da notare come la produzione dei brani abbia meravigliosamente quell’effetto fruscio “Tape” che rende tutto più spigoloso e meravigliosamente ruvido.
Il nome “Oppenheimer” farà ovviamente drizzare le orecchie a parecchi e intuire l’argomento del brano, contornato di riff distortissimi pieni di sperimentalismo noise claustrofobico e tesissimo, cambi di tempo continui e brevi stacchi pieni di pathos molto ben fatti impennando nuovamente con la devastante “Piangersi Addosso” dove si riprende un attitudine violentemente ironica e strafottente toccando quasi il Grind ma fermandosi all’improvviso in un rallentamento riflessivo e disperato.
Un riff di basso tagliente apre “Un Futuro Mai Avvenuto” esplodendo poi in un uragano “black crust” possente ed imperioso, dove si martella dall’inizio alla fine dove si fanno strada influenze dal punk hc classico farcito di sottopassaggi Black noise di ottima fattura arrivando a “L’Ultimo Re“, dove si sfoga di più la vena black metal, con riff meravigliosamente gelidi e ritmica veloce che si amalgamano bene con la metrica HC in modo sublime, veramente un ottimo brano.
“Antidolorifico MMXXIV” continua su questo binario mordendo e raggelando e portandoci alla conclusiva “Oppenheimer part 2” che si apre con un gioco di riff enigmatici e una voce lontana con ottima interpretazione aprendosi poi in uno stile sorprendentemente quasi sabbathiano, che ricorda direi i famosi tre brani del lato B dell’album “My War” dei Black Flag tratti, il tutto in chiave veramente paranoica e ammorbante assolutamente geniale spegnendosi piano piano.
Veramente una ottima nuova prova per i Nulla + che riescono a rinnovarsi e a dare nuove direzioni e sperimentazioni (non dimentichiamoci degli ottimi argomenti e della ferocia) a questo particolarissimo sottogenere, ottima composizione dall’inizio alla fine, bella fantasia compositiva ed interpretativa e un attitudine incrollabile!
Consiglio ai seguaci di questa corrente…e a tutti gli altri di ascoltare e supportare senza se e senza ma!
Ottimo lavoro!!!
Draugar
Tracklist:
- Schermo Private
- Rogna nera
- Una donna MMXXIV
- Disparità demente, poveri folli e ricchi stravaganti
- Terre rare
- Oppenheimer
- Piangersi addosso MMXXIV
- Un futuro mai avvenuto
- L’ultimo re
- Antidolorifico MMXXIV
- Oppenheimer, parte II
- Anno: 2024
- Etichetta: These Hands Melt
- Genere: Blackened Hardcore
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