Esordio discografico per i Poltergeist, band lombarda composta da 5 elementi, tutti molto esperti e con varie attività musicali passate.

Questo lavoro si compone di 6 brani, alcuni in lingua madre e altri, nota dolente, in lingua inglese. Perchè dolente? Perchè sono quelli che vocalmente non mi sono piaciuti, Angelo Stramaglia è un cantante discretamente valido, ma a mio avviso in inglese non si esprime al meglio con una pronuncia troppo scolastica, come spesso avveniva per alcuni gruppi degli anni 80, peccato e non me ne voglia, avrò modo di parlarne meglio durante la recensione.

Veniamo dunque ai brani, si parte con ‘The Show‘ che miscela sapienti dosi metal ad altre più prog oriented, qui la voce mi convince, specialmente nelle parti più dure, i riff sono interessanti e le linee di basso a cura di Manuel ‘Pave’ Spozio sono eccellenti e tendenti al funk, ottima anche la produzione stessa.

Escape‘ si apre con un ottimo arpeggio che sembra portarci verso un brano melodico quando d’improvviso il ritmo sale frenetico e ci troviamo di fronte a puro heavy rock, ecco qui la voce non mi convince per nulla purtroppo, mentre basso e batteria (Gianluca Masci, il più giovane della band) sono persuasivi e d’impatto, l’a-solo anche è bello tosto, non so però se a cura di Davide Marino ‘Black’ Merlo o dell’altro chitarrista Fabrizio Brioschi.

At The End Of The War‘ è una brutta storia di guerra, una ballata elettrica triste ma esaustiva, anche qui la voce non mi convince, nemmeno nella parte più lenta e narrata, peccato perchè il brano sarebbe di indubbia presa. La parte strumentale nel break centrale vede basso, chitarra e batteria coese al massimo esplicando la parte più heavy della band.

L’omonima ‘Poltergeist‘, prima in lingua madre, mette finalmente in luce le qualità vocali di Angelo, il ritmo è pacato, quasi epico, oscuro come taluni brani della primordiale NWOBHM, la metrica spesso croce e delizia dei gruppi metal che cantano in italiano è ben amalgamata con i suoni, il mio brano preferito senza dubbio.

Pezzo dal gran tiro ‘Until The End Of Time‘, scarica di adrenalina per scapocciare sotto il palco, dove sono convinto i Poltergeist danno il loro meglio, bello il bridge con un suono di chitarra molto melodico e un’intensa prova vocale che ne esalta il valore. Dei brani in inglese il mio preferito.

Questo esordio si chiude con ‘Basta!‘ secondo brano in lingua madre, che mi da la chiave di lettura di tutto, a mio modesto parere i Poltergeist devono creare solo brani in italiano, ne hanno le capacità e per Angelo sarebbe manna dal cielo, si sente la sicurezza e la padronanza con cui guida il gruppo, poi ovviamente fate come volete, l’ultima volta che ho consigliato ad un gruppo di scrivere solo in italiano, non l’hanno più fatto! Battute a parte ‘Poltergeist‘ è un disco a frequenza alternata, alti e bassi comunque risolvibili con passione, che non manca cero ai ragazzi, ed esercizio costante, l’importante è andare avanti umili e coerenti col proprio credo. Per ora la sufficienza c’è tutta.

 

Klaus Petrovic

 

Tracklist:

  1. The Show
  2. Escape
  3. At The End Of The War
  4. Poltergeist
  5. Until The End Of Time
  6. Basta!
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Wanikiya Record/Promotion
  • Genere: Heavy Metal Hard Rock

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