Sull’onda dell’ entusiasmo e dell’eccitazione di Cremona i nostri ‘live reporters’, si presentano a Food Rock, una splendida rassegna di cibo e musica nella bellissima cornice naturale sul mare della Rotonda di Ardenza a Livorno. Venerdì 9 si inizia con il botto: Strana Officina!

Riviviamo la serata con il racconto a quattro mani di Filippo Marroni e Francesca Faenzi.

Dopo il rinvio per nubifragio dello scorso anno, Livorno ospita nuovamente la Strana Officina, e questa volta era impossibile mancare.
La location è fantastica, il palco montato sul lungo mare con il sole al tramonto è mozzafiato.
Non da meno sono le numerose bancarelle del Food Rock che si snodano da entrambi i lati di fronte al palco con al centro comodi tavoli da cui godere sia della cena che della musica.
La varietà e la qualità del cibo offerto è notevole, il tutto accompagnato da fiumi di Guinness. A pancia piena tutto è più bello.

Ci rendiamo conto che il pubblico intervenuto è veramente numeroso, cosa rara per il genere di evento ma che ci lascia con una flebile speranza che manifestazioni del genere possano essere replicate maggiormente. E’ vero che la Strana Officina gioca in casa, ma non bisogna dare per scontato che il seguito sia sempre così cospicuo.
L’inizio è davvero emozionante con un gruppo di giovani ragazzini, i The Sinners, che stupiscono per la loro bravura. Nonostante la giovane età (14 anni) sembrano calcare il palcoscenico da anni. Mi auguro di poter leggere nella nostra rubrica una recensione di un loro disco.
Arriva il momento della Strana Officina.
L’energia che mettono nel suonare non è cambiata considerando che non sono poi così giovani.
Il pubblico è impazzito, la maggior parte di noi canta a squarciagola le canzoni e taluni personaggi suonano con estrema enfasi, invisibili strumenti al ritmo delle canzoni provenienti dal palco (un tizio passava con ammirevole facilità dalla chitarra alla batteria, per poi immobilizzarsi e godere dello spettacolo visivo – un mito)
Considerato che il tutto era a titolo totalmente gratuito (non il cibo si intende) direi che il Food Rock sarà da ora in avanti un appuntamento fisso! Bravi tutti.

(Francesca Faenzi)

Emozionati ma incredibilmente bravi aprono la kermesse i The Sinners band livornese con Niccolò Giaconi (tastiere e voce), Claudio De Paolis (basso), Andrea Bolognini (chitarra) e Fabio Cappanera (batterista e nipote di seconda generazione di Fabio e Roberto Cappanera della Strana Officina). I quattro provengono dalla scuola di musica ‘Chorus’ di Livorno e riscaldano il pubblico con cover di Metallica, Iron Maiden, e Ozzy, arricchendo la loro esibizione con un loro pezzo inedito. Applausi e incoraggiamenti non mancano ma alla fine possiamo dire che sono tutti meritati!

Scegliere di tornare ad un concerto della Strana Officina per l’ennesima volta è come entrare in una fornita enoteca e dopo aver scorso la lista dei vini, scegliere sempre il solito Brunello che conosci a memoria ma non ti stanca mai.
‘Bud’ Ancillotti è sempre il solito grande intrattenitore, con la sua particolare voce che con il passare degli anni rimane il grande marchio di fabbrica della Strana Officina; Enzo Mascolo e Rolando Cappanera sono il motore ritmico che scuote l’Ardenza, con il bravo Denis Chimenti a macinare riff e assoli scorrazzando avanti e indietro sul palco.

Piccolo Uccello Bianco‘, ‘Guerra Triste‘ e ‘Autostrada Dei Sogni‘ mettono i brividi; stasera poi l’impatto della Strana è veramente pesante e i pezzi più veloci sconfinano quasi nel thrash: ‘King Troll‘, ‘Officina‘ e l’immensa ‘Non Sei Normale‘ scaldano tutta la platea, grandi e piccini, metallari e non.

I quattro leoni del metal nostrano lasciano il palco tra gli applausi, ricordando a tutti l’importanza seminale di questa band che avrebbe meritato e riscosso ben altre fortune se solo non fossero stati italiani.

(Filippo Marroni)

 

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