Quando parliamo di AOR si tende ad avere introiettata in noi stessi un’idea che si avvicina al concetto di bellezza, di perfezione, di un qualcosa di pulito, di tecnicamente valido. Soprattutto colleghiamo questo tipo di genere musicale alla ideazione di Bello inerente alla nozione di oggetto estetico unito anche all’ispirazione del gusto.

Qui in questi dieci pezzi si palesa platonicamente parlando il Bello come manifestazione del bene, perché è proprio nella bellezza e nell’amore (o risultato del sentimento di questo ultimo) che essa suscita, l’uomo trova in generale il punto di partenza per il ricordo: questo album omonimo mi ha riportato, anche a livello di sonorità e di costruzioni armoniche, a quei meravigliosi anni ottanta che ho vissuto visceralmente in prima persona. In effetti quello che Dario Grillo (chitarra e tastiera), insieme al fratello Alex alla batteria, con Federica Raschella (basso) e con l’astro nascente del panorama nazionale del Hard Rock, Damiano Libianchi, ha voluto creare è proprio quel tipico sound molto riconducibile alle influenze ottantiane del Rock Melodico e del Aor internazionale (si possono percepire in ordine sparso rimandi a diversi gruppi che hanno fatto la storia di questo genere ed hanno scritto importanti pagine di musica: Journey, Fm, Boston, Toto, Styx). Non possiamo negare che questi pezzi siano piacevoli, hanno una loro logicità nello scorrere; quasi come se verità e bellezza coincidessero in un’unica soluzione, questo può anche significare che  è altrettanto cogente l’idea che bellezza e verità siano la stessa cosa e che si distinguono soltanto perché nella verità l’idea – il pensiero – ha una manifestazione oggettiva e universale mentre invece nella bellezza il flusso dei pensieri ha una sua manifestazione sensibile. Ed è proprio questa mancanza di INsensibilità che emerge dalle tracce presentate: tutto molto preparato, studiato, proposto con dovizia e buona dose di conoscenza tecnica messa al servizio delle nostre corde emotive. Fuoriesce dal cd una sorta di perfezione sensibile che porta ad una certa di idea di estetica: la perfezione sensibile è sinonimo di rappresentazione sensibile perfetta, quel piacere che accompagna l’attività sensibile; una bellezza dai e dei pezzi che piace universalmente e senza concetti, una indipendenza assoluta del piacere del Bello da ogni interesse, sia sensibile che razionale; ognuno di noi definisce piacevole ciò che lo soddisfa, Bello ciò che gli piace, buono ciò che apprezza, e tende a dare al tutto un valore oggettivo.

Ebbene, per finire, questo disco d’esordio dei Nightblaze non può non piacere

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. Sudden Blast
  2. Take On Me
  3. You’re Gone
  4. Diana
  5. Tell Me
  6. Hold On To Me
  7. Carry On
  8. Fading Away
  9. Fragments Of Time
  10. Daughter
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Burning Minds – Art Of Melody
  • Genere: AOR

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