Il cinquantasettenne chitarrista bresciano ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. Iniziamo con lo scrivere che prende le prime lezioni da un nome di fama internazionale (Gae Manfredini) e dopo prosegue i propri studi con Gogo Ghidelli scomparso purtroppo nel 2018. Gli anni novanta vede il nostro, impegnato nella nota band thrash metal degli In.Si.Dia (già conosciuti come Inviolacy) con la quale incide sei dischi grazie anche all’imprimatur di Omar Pedrini all’epoca leader della band rock dei Timoria.

Il nuovo millennio, oltre a portare avanti la riformazione del gruppo originario, gli permette una nuova esperienza nella band alternative metal dei Cidodici insieme alla quale autoproduce il primo album nel 2007 e ne registra un secondo nel 2012 edito da Nadir Music. Oltre all’impegno con gli In.Si.Dia, riesce anche a produrre del materiale per il disco di un nuovo gruppo, i Die On Friday. Il nostro instancabile funambolo delle sei corde arriva così non di meno alla stesura di brani per un progetto da artista solista; ed ecco che arriviamo a questo “Broken Mirror“, disco di nove brani che ha visto la partecipazione di Peso (al secolo Marco Pesenti, storico batterista dei Necrodeath, per la parte ritmica in “Black Sun“), Paolo Pirola (batterista degli In.Si.Dia) e Alessio Fassoli (dei Cadaveric Crematorium ospite al basso nei pezzi “Deep Night” e “Fire“). Con un pedigree di cotal rango, il nostro Manuel Merigo mette qui in mostra le proprie intrinseche qualità più peculiarmente tecniche e melodiche. Le canzoni qui presentate danno l’idea (illusoria) della facilità di esecuzione, propongono una immediatezza compositiva, ci offrono una musica come potente strumento educativo che ingentilisce e nobilita l’animo, costrutto per un elemento essenziale della civiltà umana.

Quando si parla del potere educativo della musica, in genere si allude a quella colta (il più delle volte ci si riferisce alla Musica Classica), ma non soltanto, anche a quella didatticamente suonata ed esteticamente accettabile. Si tratta di luoghi comuni o di verità assolute? Se pensiamo alla degenerazione qualitativa che si è spinta fino ai nostri giorni, travalicando ed oltraggiando confini per noi inimmaginabili fino a venti anni orsono, allora deve far riflettere parimenti il connubio tra ascolto di Schubert, Mozart e Bach da parte degli ufficiali nazisti delle Ss e la loro tranquillità nello svolgere il loro “lavoro” quotidiano.

Ebbene questi nove pezzi portano una sorta di pace, smascherano le incertezze da finti pedagoghi, questo modo di fare e suonare musica (i dj non suonano, mettono della musica, giova sempre ricordarlo a chiare lettere) rimarca la centralità dell’elemento primordiale, ineliminabile da qualsivoglia espressione musicale, che si radica negli angoli più oscuri e inaccessibili dell’animo umano dove è difficile distinguere il bene dal male, il razionale dall’irrazionale. Portate i bimbi vicini a questo tipo di persone, lasciate libere mani e menti, educate l’animo al bello, alla purezza anche grazie a dischi come questo.

Leonardo Tomei

Tracklist:

  1. Black Sun
  2. Cold In Space
  3. Deep Night
  4. Fire
  5. Perseverance
  6. Purple Flowers
  7. Siren’s Scream
  8. Traveler
  9. Walking In The Void
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Punishment 18 Records
  • Genere: Guitar Hero

Links:

Facebook

 

 

 

Autore