Il progetto Tony Tears nasce nella primavera del 1988 sotto il moniker Anthony Tears con la prima demo tape ufficiale “Strane Sensazioni”, subito dopo cambiato in Tony Tears. Dal 1989 al 1993/94 vi furono altre demo ufficiali e semi ufficiali più qualche sporadico concerto nel nord Italia. Dal 1994 Antonio “Tears” Polidori inizia la collaborazione artistica con band del panorama Rock/Gothic/Metal facendo con i suoi Tony Tears solo demo ufficiali in studio per qualche anno.
Dal 2000 Antonio decise di dedicare definitivamente maggiore attenzione alla sua creatura, ovvero i Tony Tears, facendo uscire una serie di album autoprodotti ma con maggiore pubblicità e visibilità. Questo fece scattare il primo contratto con una casa discografica (Minotauro Records) nel 2014 e la ripresa della formazione per esibizioni live. Il sodalizio con la Minotauro Records durò fino al 2018 per poi passare alla Bloodrock Records, casa discografica attuale, che ha recentemente pubblicato l’ultimo album “Pains”.
‘La Chiave Dell’Angoscia‘ è un brano che prende ispirazione dai Goblin (gli arpeggi ricordano lo stile della colonna sonora “Tenebre”) ma anche dai Maestri del dark sound italiano: The Black e, per certi versi, Paul Chain. L’inizio atmosferico, caratterizzato da un synth tenebroso e da arpeggi di chitarra atmosferici permette ai riff di chitarra di entrare nei punti giusti. Il sound è sabbathiano, metallico al punto giusto. Interessanti le parti di basso che permettono di creare un’atmosfera progressiva cinematografica.
‘I Tormenti di Giordano Bruno‘ è una song sperimentale capace di creare la giusta curiosità. Ascolto dopo ascolto diventa un crescendo di atmosfere che, anche grazie alle parti narrate e dai contenuti, giustamente, forti, riescono a creare un buon interesse verso il brano in questione. Il musicista genovese riesce a creare un brano sperimentale dotato di un buon fascino. Anche per i suoi contenuti. L’amore per le colonne sonore horror/thriller e per la musica psichedelica è ben evidente nella musica di Tony Tears. In alcuni momenti sembra di ascoltare, come ispirazione s’intende, un tema che è ben presente nei film thriller del regista Sergio Martino.
‘Gli Invisibili‘ è una buona song che sembra prendere ispirazione dagli Hawkwind più sperimentali. Alla lunga parte di tastiera, composta da effetti space rock e psichedelici, seguono ritmiche settantiane, spedite e che vengono condite da alcuni assoli di chitarra che hanno il pregio di seguire la melodia del brano in questione. Song abbastanza interessante.
‘Da Un’Altra Dimensione Mi Comunicò’ è un brano dai contenuti esoterici e dotato di fascino. Il recitato è lento, teso e scandito. Sembra ispirato da una dimensione astrale che però rimane estremamente in contatto con quello che è la situazione attuale. Qualcuno diceva che è nell’attività pratica che l’uomo deve dimostrare la verità, cioè la realtà e il potere. Questa song space rock, arricchita da alcuni soli di chitarra, vuole comunicarci qualcosa…
‘Audi Dolorem Animae‘ rimane uno dei migliori brani del disco. Dolci tastiere accompagnano malinconici arpeggi di chitarra a cui seguono brevi riff di chitarra ossessivi e decadenti. L’incrocio tra queste combinazioni rende il brano molto interessante. L’atmosfera che si respira, facendo un paragone cinematografico, è quella di “Luci Lontane”. “Noi siamo luci e veniamo da molto lontano“. L’atmosfera del brano è decisamente spaziale. Il brano conclusivo ‘Pains‘ è composto da riff doom e da un recitato che risulta inquietante e cavernoso. Disco che farà la gioia dei fan del musicista ligure.
Domenico Stargazer
Tracklist:
- La Chiave Dell’Angoscia
- I Tormenti Di Giordano Bruno
- Gli Invisibili
- Da Un’altra Dimensione Mi Comunicò
- Audi Dolorem Animae
- Pains
- Anno: 2023
- Etichetta: Bloodrock Records
- Genere: Doom Dark Sound
Links: