I Black Phantom sono una grande band milanese che, oltre ad essere formata da notevoli musicisti della scena heavy metal italiana (Andrea Tito, già bassista dei Mesmerize), ha pubblicato già due album di notevole livello e, anche grazie all’etichetta Punishment 18 Records, hanno fatto uscire il loro nuovo album che s’intitola “Horror Paradise”.

Ho trovato, dopo svariati ascolti, notevole questo nuovo lavoro della band milanese poiché, oltre al grandissimo lavoro di produzione, i singoli brani possiedono una grande energia e, soprattutto, è ben evidente che il lavoro dei musicisti è ben coeso in quello che dovrebbe essere l’obiettivo di una band: creare grande musica in funzione della melodia e non nella sovrapposizione del singolo ruolo di musicista. La band milanese ci regalano un disco veramente ottimo!

Adesso andiamo alla recensione vera e propria. L’iniziale ‘Sammy The Elf‘ è una grandissima cavalcata classica, molto devota ai mitici Iron Maiden, pregna di riff metallici e di melodie al 100% anni 80. Il grande lavoro delle chitarre, grazie anche a una puntatina di riff hard rock, permettono al vocalist di esprimersi ottimamente. Il lavoro del basso è veramente notevole così come quello del batterista che, nei cambi di tempo, risulta essere molto preciso. I nostri ci regalano una grande song che incanterà sicuramente gli amanti delle sonorità piu’ classiche e tradizionali. Buona anche la produzione che riesce a far esaltare tutti gli strumenti e da grande risalto al cantato.

Ai fraseggi frenetici di ‘Come Hike With Me‘ seguono riff di chitarra che, con grande passione, sanno prendere ispirazione dai leggendari Riot. L’alternanza tra riff rockeggianti e parti più spedite ci trasportano direttamente negli anni 80. I fraseggi sono veramente interessanti così come gli assoli di chitarra; infatti, nel loro sound metallico, sanno prendere ispirazione dal suono dei grandi chitarristi anni 70/80. L’influenza del grande Mike Reale e di Michael Schenker è notevole. Un bellissimo brano che, soprattutto dal vivo, potrà regalare grande fermento nel pubblico.

All’inizio apocalittico di ‘War of Tanks‘, seguono riff energici, stoppati che creano il giusto tappeto sonoro. I ritornelli e le aperture ricordano molto quelle dei Maiden e dei grandi Saxon. Notevole il lavoro del basso che riesce a creare dei momenti di buona intensità. Ottima song. Ispiratissimi i fraseggi che si possono sentire a metà brano. Bravissimo il singer nel creare dei cori veramente intensi e profondi.

Dopo la buona ‘The Headsman‘ l’interessante ‘A Nightmare‘. Il bassista, creando delle linee veramente intense e ritmate, permette alle chitarre di creare delle parti veramente riuscite. I fraseggi e le armonizzazioni sono ben eseguiti e ben funzionali al lavoro del singer. Grande song heavy metal che sembra prendere ispirazione dalle grandi band del genere. Il sound è veramente coinvolgente.

I Got The Callback‘ e ‘Listen To The Voice‘ sono due brani di ottima fattura e dotati di grande fascino. In entrambe le songs sono presenti dei piccoli rallentamenti che arricchiscono il suono di grande oscurità. I Black Phantom riescono a lavorare in grandissima simbiosi e questo permette di dare grande qualità alle composizioni dell’intero disco. Infatti, in ogni singolo brano, i ruoli sono decisamente funzionali e si sente che, nelle composizioni, c’è un grande lavoro di gruppo. Le melodie che fuoriescono dalle chitarre e dalle parti vocali sono intense e riuscitissime. Gli assoli di chitarra sono decisamente notevoli.

The Armour Of God‘ e ‘J For Jenny‘ chiudono un album veramente riuscito. Nella prima canzone il basso apre con delle linee decise che permette alle chitarre di creare dei fraseggi molto interessanti. Molto Hard rock! In alcuni momenti sembra di sentire i grandissimi Judas Priest di fine anni 70. La seconda, oltre a chiudere degnamente il disco, risulta essere uno dei brani piu’ belli dello stesso. L’alternanza tra riff stoppati e ispiratissimi arpeggi di chitarra permettono al cantante di creare oscure trame che poi si trasformano in grandissimi ritornelli che sanno essere molto personali. Bello il lavoro delle chitarre durante i ritornelli e ispiratissimo il lavoro della sezione ritmica. I nostri ci regalano una song veramente ispirata e, in alcuni momenti, viene a galla l’influenza dei leggendari UFO. La band milanese e la Punishment 18 Records ci regalano un disco notevole!

 

Domenico Stargazer

 

Tracklist:

1.Sammy The Elf
2.Come Hike with Me
3.War Of Tanks
4.The Headsman
5.A Nightmare
6.I Got the Callback
7.Listen To the Voice
8.Beast On the Loose
9.The Armour of God
10.J For Jenny

  • Anno: 2024
  • Etichetta: Punishment 18 Records
  • Genere: Heavy Metal

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