THE LOYAL CHEATERS – And All Hell Broke Loose

Band italo tedesca giunta al secondo album dopo l’ottimo esordio con “Long Run…All Dead!” pubblicato dalla americana Dead Beat Records via Atomic Stuff. Diciamo che dopo due anni dal primo full – length le direzioni artistiche e stilistiche non sono cambiate molto, ma questo è il vecchio Rock and Roll e qui bisogna giocare. Tante band famose comunque hanno costruito le loro fortune sfornando durante la loro lunga carriera un album dietro l’altro che definirli abbastanza simili è una finezza filosofica. Detto questo il gruppo è formato da Lena (voce e chitarra), Max (chitarra), Tommy (basso) e Ritchie (batteria) e, a parte la bionda singer che si divide fra Germania e Italia, è situata in una non citata zona della Romagna.

Una via di mezzo fra Girlschool e Motorhead, una miscela esplosiva, una grinta da vendere, sudore che scorre, il tutto ben evidenziato dal video del singolo estratto da questo “And All Hell Broke Loose” e cioè “Dynamite“. In effetti il loro live è veramente una iniezione ad alto voltaggio, una dose di rabbia e sudore e di canzoni incalzanti che difficilmente si riescono a dimenticare. D’altronde la band ha partecipato a diversi festival come il Bay Fest, Punk Rock Raduno, Rock ‘n’ Beer ed ha condiviso il palco in tantissimi live tra Italia, Svizzera e Germania con band del tipo Sick Of It All, Bouncing Souls, Nashville Pussy.

Le canzoni vanno via veloci l’una dietro l’altra sciorando un buon impatto Rock and Roll con divagazioni nel Glam, nello Street e perfino con qualche punta di Hard Rock; il tutto suonato con precisione e pulizia senza particolari eccessi virtuosistici.

Pronti via (dopo la title track che funziona esclusivamente da intro) e si parte con “Madhouse” pezzo bello tirato che può ricordare i New York Dolls invischiati con un High Energy Rock and Roll più moderno; quasi Street Punk Oi è la terza traccia con i suoi cori un po’ da stadio ma molto coinvolgenti. I primissimi Poison fanno capolino in “Crazee You Say“, insomma delle belle songs orecchiabili, ballabili, festaiole, cantate da una voce gigionesca. Una miscellanea che non crea confusione nemmeno quando i toni si fanno più duri e serrati (“Spit On Me” e “Baby Boomer“) oppure quando si toglie leggermente il piede dall’acceleratore con il divertente mid tempo “That Feeling” e nemmeno quando la vena malinconica scaturisce da un vecchio fraseggio blues con cadenze in minore come in “Hound Dog“: voce sensuale e sofferente per questa pseudo ballad che vi farà trasognare pensando di essere catapultati dentro un b movie a – la Tarantino.

Bel colpo per la GoDown Records.

Leonardo Tomei

Tracklist: