Già ospitati e recensiti dal sottoscritto su questo spazio con il loro precedente cd, dopo due anni si ripresentano con tutta l’energia del loro personalissimo Porno Alcoholic Thrash and Roll. Otto pezzi (la quinta traccia, il cui titolo è scritto con i caratteri ologrammi, è un intermezzo di una musichetta orientale), otto pezzi si diceva che musicalmente si rifanno ai primi Iron Maiden, mischiando un po’ il vecchio Thrash anni ottanta con qualche spunto decisamente più Punk Rock. A livello testuale si può notare una virata, ontologicamente parlando, verso un ambito più intimistico, meno sarcastico, meno leggero molto meno irriverente rispetto a “Fagioli E Sangria” del 2022.

Si parte a bomba con il pezzo di apertura in odore dei canadesi Exciter (con un doveroso omaggio nel finale al lirismo vocale del buon vecchio Bruce Dickinson), dove si narra della atavica problematica relativa al cambiamento nel rapporto di coppia, quando si decide di cambiare lo stile stesso del rapporto e quindi compiere il grande passo della convivenza (“… pensavo che convivere non ci potesse cambiare…”); sullo stesso stampo compositivo è “Vico Dei Cartai” che gioca molto sulla doppiezza delle persone e sull’ipocrisia data dalla apparenza perbenista. Molto scorretta, ora che va di moda il vacuo politically correct, è la terza canzone che ci ricorda quanto sia grande la potenza di quel tesoro nascosto fra due cosce femminili che può avere su certi uomini, ma spesso sulla quasi totalità di noi poveri maschietti. Lo stacco a – la Testament nel mezzo della traccia ha un qualcosa di geniale. La band genovese ha anche un’anima ecologista e in “Plastica” sottolinea l’importanza della raccolta differenziata e del pericolo dato dall’inquinamento imminente dall’uso smodato di polietilene.

Il Thrash dei primi Metallica del sesto pezzo tocca una annosa questione di geopolitica: andare oppure no nei negozi gestiti dai cinesi? Ristoranti, centri di massaggi, gran bazar, banchi al mercato, puntare sulla qualità o appoggiarsi sulla quantità? Gli Sfregio sull’argomento hanno le idee molto chiare! Un ritorno alle tematiche del passato passato con il penultimo pezzo dell’intero lotto, una canzoncina divertente e solare adatta per un party in piena regoal.

Si chiude con il Rock robusto e stradaiolo, un po’ mid tempo, di “Non Rompere I Coglioni” che mi trova perfettamente in linea con quello che si dice.

Volete farvi due risate ma anche avere qualche spunto di riflessione? Ebbene con questo “Malmignotta” prenderete due piccioni con una fava. Altro episodio ben costruito. Alla prossima cari Sfregio.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Ciabatte E Spazzolino
  2. Vico Dei Cartai
  3. Psycho Figa
  4. Plastica
  5. ……….
  6. Cinesi
  7. Giocatori Di Tennet’s
  8. Non Rompere I Coglioni
  • Anno: 2024
  • Etichetta: Nadir Music
  • Genere: Thrash Rock and Roll

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