Era la fine degli anni 80: nelle fredde giornate d’inverno come nei torridi pomeriggi d’estate, era usanza il sabato pomeriggio prendere il bus e recarsi in centro città. Qui a Torino c’erano dei giri sabbatici, che si ripetevano settimanalmente. In questi giri si andava anche a caccia di fresche demotape di band locali emergenti o sconosciute. Erano registrate, nella migliore delle ipotesi, con semplici 4 piste tipo quelli economici della Amstrad. Ma più spesso erano registrazioni caotiche e sulfuree fatte con registratori perimetrali di primitiva fattura.
Nel 2024 forse c’è chi ancora è affezionato a cotale tipo di qualità, e i Catanesi Rotgod, con questo loro “Sonic Degeneracy”, potranno fare la felicità di chi ama questi suoni “non suoni”. La bio, del resto, parla chiaro: “Fast, raw, demented DEATH/THRASH/CORE for all lovers of underground noise from the 80’s tape-trading era”.
Ed eccoci allora qui, a far finta di essere in quegli anni, per provare ad entrare nello spirito di questo lavoro. L’ascolto inizia in cantina, e questa sensazione di chiusura permane per tutti i 48 minuti di ascolto. La parola d’ordine è sicuramente CAOS, in questo “True degenerate noise”. La chitarra è così impastata che pare uscire da un frullatore, la voce passa dal sofferente al malato, il basso non ho capito se ci sia o meno e la batteria è una drum machine, o almeno suona come tale. Ma non è il suono che si deve ricercare dentro un lavoro volutamente prodotto così, che viene definito “lo-fi yet juicy production, in the best tradition”. Qui si deve ricercare la qualità, e sinceramente non la ho trovata.
Vengono citati nomi grossi come muse ispiratrici: Sodom, Kreator, Sepultura, Napalm Death per dirne alcuni. Ecco, su youtube si trovano facile le prime demo tape di cotali mostri sacri, e pur avendo una registrazione terribile si sentiva una qualità compositiva pazzesca. In questo “Sonic Degeneracy” ho apprezzato “Legalized corruption” e “Kill your hipster neighbor”, perchè sono le uniche due tracce con durata inferiore al minuto. Nei lontani anni 80 le band incidevano demo tapes terribili perché non avevano i mezzi e il denaro per permettersi qualcosa di migliore. Credete che avessero avuto la possibilità di incidersi meglio non lo avrebbero fatto? Ha ancora senso nel 2024 cercare appositamente un sound simile quando si può scegliere di “suonare grezzi” ma ascoltabili? La BIO conclude con un lapidario “FOR TRUE NOISE MANIAKKS ONLY”. Mai come questa volta sono d’accordo.
Michele Novarina “Mic DJ”
Tracklist:
- Denial of nature
- Sybaritic metal
- Organic machine
- The serpent’s speech
- Legalized corruption
- Inner crisis (massive negation)
- Salomé
- Uncertain future
- Kill your hipster neighbor
- Torn between two sides
- Anno: 2023
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death / Thrash /Core
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