Debuttano da Perugia gli Opsis e nel farlo se la prendono con tutta calma, con un EP di tre pezzi che si dilata per una mezz’oretta nell’intento di dare un’interpretazione musicale originale al racconto di Isaac Asimov “Nightfall”.
Una cosa la si nota subito: David Montyel (voce), Luca Padalino (basso) e Nico Pagliaricci (chitarra) sono persone intelligenti, che si fanno domande e, probabilmente, nel darsi delle risposte apprezzano il suono della propria voce. Come ascoltatori ci sentiamo un pochino esclusi da questo dibattito: cogliamo elementi di valore nelle argomentazioni e nelle esposizioni, ma non ci sentiamo granché coinvolti, azzardando stiracchiamenti per camuffare sbadigli inopportuni.
I quasi quattordici minuti della traccia iniziale “One Voice Under The Stars” si allargano in cerchi liquidi e fluttuanti, mentre la voce di David si carica verso dopo verso fino all’insperato crescendo prima di perdersi di nuovo in una spirale psichedelica fatta di fraseggi obliqui accompagnati da un lugubre theremin. Una litania ripetuta dal coro ci ipnotizza e trascina ancora per qualche minuto, per un’altra strofa non particolarmente esaltante. David ha una voce piuttosto bella, intensa, capace di tanti timbri che arrivano a sfiorare l’aggressività e il “bel canto” prog Metal, ma predilige un registro tra il teatrale, il confidenziale e il lamentevole. Purtroppo la costruzione delle melodie è piuttosto limitata e, per quanto non manchino elementi di raffinatezza, sono sempre mirati ad uno straniamento, forse un po’ fine a se stesso. C’è anche una certa indulgenza sulle stesse formule. In compenso David è un illustratore di grande talento e le ottime opere che impreziosiscono la grafica del digipack sono opera sua: bravo davvero!
“End Of Light” è un biglietto da visita più succinto, ma capace di farci sentire sia le sfumature jazz dissonanti dei minuti iniziali, sia il sorprendente lato heavy che balena per pochi istanti verso il finale.
“Wearing Me Out” aggiunge come variante più significativa un assolo di sax, che dà sempre quel tocco canonicamente avant-garde che fa molto intellettuale… Purtroppo permane una certa (temo voluta) spigolosità, una pretenziosità non del tutto negativa, un qualcosa che mantiene le distanze e mi impedisce di sentirmi coinvolto emotivamente. Il disco finisce senza che ce ne si accorga. La prima volta l’ho ascoltato in loop tre volte e ho davvero faticato a distinguerne i vari segmenti, immerso nel gelatinoso fluido cangiante di questo esordio.
Bravi musicisti (session inclusi) che hanno pure delle cose da dire, anche se spero possano presto riuscire a farlo in maniera più efficace.
Marcello M
Tracklist:
- One Voice Under The Stars
- End Of Light
- Wearing Me Out
- Anno: 2023
- Etichetta: Luminol Records
- Genere: prog/avantgarde
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