Sono storie per sopravvivere quelle che ci raccontano gli emiliani Cambio Radicale, band capeggiata dal cantante Valerio Franchi (che ha sviluppato un precedente progetto solista) e il modo in cui questi frammenti di vita ci vengono presentati in questo ‘Gioco Al Caos’ possono essere “fero o piuma”: le canzoni sono sapientemente bilanciate tra un classico hard-rock/metal sanguigno e diretto e il rock italiano che a inizio anni ’90, grazie a gruppi come Timoria, Ligabue, Ritmo Tribale e i Litfiba dei 4 elementi, era diventato qualcosa di importante.
Storie urbane che tutti possiamo vivere o aver già vissuto (a parte una che poi vi dirò), fatte di serate al pub con gli amici – perché c’è quella ragazza lì (“Anima”), fatte di riflessioni veloci sulla vita che c’è e che passa e lascia qualcosa sempre e comunque (“Vita”), fatte di ritmi frenetici e montoni al tempo stesso e di quella voglia di cambiare qualcosa , tanto per capire meglio il mondo e non restare sempre in balia degli eventi (“Stati D’Ansia”, “Cambio Radicale”).
I testi sono tutti fortunatamente in italiano e hanno la rara qualità di non essere né astrusi, né ampollosi, tanto per darsi delle arie: si va diretti al punto, chiari e senza fraintendimenti, con un linguaggio quotidiano talmente schietto da risultare a volte spiazzante – in modo assolutamente positivo secondo me – che mi ha fatto venire in mente (mutatis mutandis) il Raymond Carver di Cattedrale, per quello stile asciutto nell’esporre le cose. Questa cosa fa sì che i brani abbiano quell’immediatezza che permette la loro rapida assimilazione da parte dell’ascoltatore: vi ritroverete a canticchiare refrain e ritornelli già dal primo ascolto senza neanche farci caso.
La band è solida e ognuno fa il suo al meglio; anche il songwriting si giova di questa capacità di lavorare per sottrazione che rende essenziale ogni nota suonata (e che ci regala tanti begli assoli del valido Cesare Fioriti), aiutato da una produzione limpida ed efficace.
Si parte a palla: il tiro dei nostri è subito sparato a 100 all’ora e “Tempesta” è un pezzo già da hard rotation sulla mia radio ideale: si pesta sodo e pulito, freschi come la menta piperita.
Segue a ruota un pezzo assolutamente non pacato, “Freneticamente” che si muove sulla falsariga del primo, con un’irruenza che picchia subito sulla pancia (merito della ritmica serrata di Vito Svi al basso e di Paolo Caridi alla batteria): puro divertimento senza fronzoli, ma con il pedale dell’acceleratore pigiato a chiodo; sembra di sentire la Strana degli esordi in chiave emiliana, grande feeling, con il giusto cazzimperio.
La band track “Cambio Radicale” è un solidissimo 4/4 che mi riporta alla mente i Judas di Turbo (senza i suoni sintetizzati del tempo) e gli elvetici Shakra, che si permette anche un intermezzo orientaleggiante; altro giro sui calci in culo dell’hard rock più sfacciato e battagliero.
Il pezzo che scardina, narrativamente parlando, l’omogeneità dell’opera è “Pazzo” a cui avevo accennato prima: se musicalmente siamo sempre in ambito metal, la storia che ci racconta è quella di una mente disturbata, di un assassino probabilmente seriale (tipo il Maniac di William Lustig), che strozza le proprie vittime (colpevoli unicamente di non aver riconosciuto il mostro con cui avevano a che fare) e che si dispera solo dopo aver spezzato una vita, ma che lucidamente sa che tornerà ad ammazzare ancora e ancora.
C’è posto anche per una ballad, la dolente e romantica “Non Ti Ho Detto Mai”, che passa dalle parti di Zocca per arrivare al cuore, ma il sogno è breve ed è subito tempo di mettere ordine al caos che ci opprime con la tosta “Stati D’Ansia”, l’ultimo graffio prima del gran finale, riservato alla anthemica “Vita”, un inno del non mollare mai serbando nel cuore le cose che ti capitano, belle o brutte che siano, che tutto serve per andare avanti; siamo dalle parti del Ligabue di ‘Non è tempo per noi’, per intenderci, quel rock leggero e sincero che dalla via Emilia va al West e che ci lascia con un ritornello immediato che difficilmente vi toglierete dalla testa, bravi ragazzi!
Cristian Angelini
Tracklist:
- Tempesta
- Freneticamente
- Cambio Radicale
- Anima
- Pazzo
- Non Ti Ho Detto Mai
- Stati D’Ansia
- Vita
- Anno: 2023
- Etichetta: Nadir Music
- Genere: Hard Rock/ Heavy Metal
Links: