I Rome in Monochrome sono una grandissima band romana autrice di un ottimo gotich metal dalle tinte progressive e dark che loro definiscono come “Ghost Metal”. La band descrive la propria Arte come un grande insieme di emozioni e di stati d’animo ed effettivamente è così. Il loro nuovo disco “AbyssUS” è veramente notevole poiché le sfaccettature, che si trovano all’interno dei singoli brani del disco, sono molteplici e dotate di grande fascino. Il disco si presenta con delle musiche di rara bellezza e di grandi emozioni che rimangono ascolto dopo ascolto. Ora veniamo alla recensione vera e propria.
‘To Mourn The Shade Of Your Love‘ è un brano estremamente intrigante ed affascinante. Massicci riff di chitarra, molto devoti alla scuola gotich/doom dei primi anni 90, fanno da apripista a delle linee melodiche malinconiche e che, con grande costruzione tecnica ed emozionale, sono evidenziate da un pianoforte nostalgico e da parti pulite di chitarra che permettono di risaltare le qualità vocali del singer. Anche l’assolo di chitarra è ottimamente ispirato anche grazie al bellissimo tappeto sonoro creato da un lavoro collettivo di altissimo livello. Sembra di ascoltare i migliori Katatonia.
Il sitar iniziale di ‘Between the Dark and Shadows‘ apre a soluzioni progressive e dark che ricordano anche gli Opeth più riflessivi e introspettivi. L’alternanza tra suoni puliti, che risaltano la bella voce del Singer, e suoni distorti è veramente eccezionale così come il livello artistico della band romana. Veramente un grandissimo brano! Notevole il lavoro della sezione ritmica che, con grande operosità, riesce ad amalgamare il sound variegato e complesso che fuoriesce alle note musicali di questo bellissimo disco. Il suono delle tastiere riesce a tenere tutto assieme compiendo un grandissimo lavoro compositivo che si dimostra di essere al livello di tantissime band estere iper-blasonate.
Dopo la buona “Stains” è il turno della magnifica “Post you”. Le bellissime note del pianoforte riecheggiano le vecchie atmosfere dei Genesis e dei Camel ma il sound è decisamente più attuale e rivisto nella chiave musicale più consona ai Rome in Monochrome. I delicati arpeggi, i sognanti fraseggi di chitarra, diventano un tutt’uno con la voce del Singer. Il brano si evolve in un crescendo di oscurità, malinconia ma anche di grandissima musica. In certi momenti mi vengono in mente i grandissimi Anekdoten. Il basso iniziale di ‘A Tomb Beyond the Furthest Star‘, accompagnato da assoli di chitarra pulita, introduce un brano magnetico, psichedelico e che, alcuni momenti dopo, si trasforma in una grande song gotich metal ricca di variazioni progressive e di momenti di giusta quiete. I nostri dimostrano di essere dei grandissimi musicisti dotati, oltre che di grande capacità tecnica/compositiva, di avere una grandissima cultura musicale; infatti, è necessaria una grande capacità di ascolto e di assimilazione di tanta musica per riuscire a creare dei temi musicali profondi ed eclettici. Sono sicuro che gli amanti del genere ameranno questa grande song.
‘Anatomical Machine‘ è uno dei migliori brani dell’intero disco. Gli arpeggi di chitarra e le tastiere ricordano moltissimo il sound dei primi dischi del grande Steve Hackett dei Genesis. I Rome in Monochrome, con questo disco, dimostrano tutta la loro conoscenza e amore per la musica a tutto tondo. Le melodie create sono eccezionali e funzionali al grandissimo lavoro svolto per la costruzione di ogni singolo brano che, nonostante qualche similitudine, rimangono molto originali e di grandissimo impatto emotivo. La sezione ritmica, assieme alle tastiere, ricopre un grandissimo ruolo all’interno della band; infatti, il sound creato dai nostri rimane veramente originale, vario e veramente ispirato.
A chiudere, dopo la buona e malinconica “Sedatives”, “The Dissonant”. Ancora un magnifico pianoforte ci trasporta in una dimensione passata e le bellissime chitarre creano dei tappeti sonori dark progressivi di altissimo livello. Il Singer si esprime con grandissima capacità e, assieme ai bellissimi cori femminili, ci accompagna in un finale emozionante che mi ha portato a riascoltare parecchie volte il loro disco.
“AbyssUS” è un concentrato di emozioni e di grandi musiche che, sia a livello compositivo che d’ispirazione, risulta essere decisamente al livello di certi dischi internazionali. Questo è un disco da ascoltare! Assolutamente.
Domenico Stargazer
Tracklist:
- To Mourn the Shade of Your Love
- Antiheart
- Stains
- Post You
- A Tomb Beyond the Furthest Star
- Anatomical Machine
- Sedatives
- The Dissonant
- Anno: 2023
- Etichetta: Art Gates Records
- Genere: Gotich Metal
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