Formazione a tre con Under alla voce e alla chitarra, Pesten al basso e Raw alla batteria. Nelle poche righe di accompagnamento si legge che i tre provengono da altri progetti e che con questo quinto album (il primo, caricato come quest’ultimo su Bandcamp, è “Blood On The Rocks” del 2018) a nome Melma, vogliono omaggiare una band come gli Iron Maiden, dato che Pesten e Under ne sono ammiratori nonchè fan sfegatati.

I capitolini dichiarano che questo “Il Morso Dei Morti Viventi” (il primo scritto interamente in italiano), racconta le vicende di un armageddon nucleare zombie e che per fare da supporto musicale alla storia, hanno approntato questi otto pezzi che, a detta della band, dovrebbero suonare come un Hardcore grezzo con venature del gruppo inglese capitanato da Steve Harris. Ebbene qui, o sono io che con gli anni che passano mi sono del tutto rincoglionito, oppure non c’è traccia di ciò che si intende per Hardcore: se i gruppi di riferimento per il genere sono i soliti nomi, allora non vi è alcun rimando nè di stile, nè di struttura, nè di sound.

Trattasi di un album che mischia un po’ di ingredienti di un vecchio Doom a – la Black Sabbath, sposta un po’ qui e un po’ là passaggi ritmici di slayerana memoria metà anni ottanta, con un cantato che strizza l’occhio al defunto Lemmy ed ammicca anche leggermente a Lars Goran Petrov. Gli Iron Maiden? C’è una eco lontana negli assoli che sembrano richiamare quando Smith quando Murray; per il resto mi pare si possa parlare placidamente di un robusto, antico, sporco, cattivo Rock and Roll, senza pretese nè troppi fronzoli, nè tantomeno panegirici iperbolici.

Per essere ulteriormente chiari, nulla di nuovo sul fronte pentagrammatico, nulla che faccia gridare allo scandalo innovativo come composizione, nulla di compromettente a livello avanguardistico. State tranquilli che non troverete traccia di disgregazione del mondo tonale: gli effetti sull’ascoltatore della mancanza di tale processo dissolutivo, saranno pur sempre la percezione, nel senso classico del termine, dell’opera come di un tutto concluso, come di un discorso o di una orazione in cui ogni pezzo del mosaico che lo compone è necessario ed insostituibile. Non avrete scossoni: le raffinate distillazioni di suoni offerte alla degustazione di colti intenditori, le opere musicali create su di una trama temporale fluida, prive di schemi precostituiti, i mondi sonori suggeriti o appena evocati, gli agglomerati di suoni – rumori di altezze e timbri indefiniti, richiedono una nuova sensibilità, una diversa disposizione all’ascolto. Nel caso dei romani Melma tutto questo non occorre, non siamo di fronte ad una rivoluzione cultural – musicale, potrete comodamente, senza il rischio di sussulti, ascoltare con animo sereno questi nuovi pezzi scritti dal trio capitolino.

 

Leonardo Tomei

TrackList

  1. Il Sole Gemello
  2. Autostrada Per Il Nulla
  3. Il Verme Verde
  4. Il Mondo Dei Morti Viventi
  5. La Marcia Putrefatta
  6. Mitra
  7. Tabula Rasa
  8. Pioggia Acida
  • Anno: 2023
  • Genere: Death Thrashcore
  • Etichetta: M.A. Production

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