Dopo un’assenza di circa cinque anni, fermo al secondo album “Men Against Fire“, il trio rientra in studio e registra questo ep formato da quattro pezzi.

Il filo conduttore, al di là della pesantezza del sound e la palpabile oscurità che ne deriva (evidente è la derivazione etimologica dal greco antico), è il volere rendere evidente un meccanismo di difesa, a volte inconscio, dettato da una sorta di evitamento e di fuga; la musica che proviene da questo stato d’animo è a volte angosciante, come può essere altamente stressante avere a che fare con episodi evidentemente penosi o sgradevoli; da qui ognuno di noi spesso tende a produrre una negazione inconscia, una scomotizzazione che porta ad una occultazione, una esclusione, una effettiva cancellazione dalla memoria del vissuto emotivo legato ad un particolare evento.

Rimbomba come una eco la voce baritonale, gutturale, con un growl ricercato, di Dario (impegnato anche con le linee di chitarra), a ricordarci l’estrema afflizione, il perenne disincanto, il distacco da tutto ciò che ci circonda, Uno Sludge che non dimentica le antiche lezioni del primo Death Metal; un voluto rallentamento nelle ritmiche affinchè lo sguardo sia più attento, si soffermi sul dolore, sul male che ogni giorno pervadono le nostre vite; un muro di riff che ci porta ad una visone effimera dell’esistente, del creato, illudendoci di poter sopportare l’atroce destino tramite una alienazione intrisa di sesso e di morte, in quell’imperituro oscillare fra Thanatos ed Eros.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Monument
  2. The Healing
  3. The Algorithm
  4. Rebirth
  • Anno: 2023
  • Genere: Sludge Metal
  • Etichetta: Autoprodotto

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