Di Rigoni come artista solista si è parlato qui in queste pagine ripetutamente (per l’esattezza compare per sette volte sette), ed è stato dal sottoscritto recensito per “Songs For Souls” del 2022 e per l’ep di covers del 2021 “Metal Addicted“.

Della band trevigiana me ne sono occupato invece io esclusivamente per i due lavori (commentandoli debbo dire abbondantemente in modo positivo) precedenti a questo “Fight The Demons“. L’esperto Rigoni per questo nuovo full length, recluta il talentuoso greco John Jeff Touch (già con i Vision e i Cosmicray) alla voce ed il potente drummer Marco Andreetto dietro le pelli della batteria; il tutto pennellato a dovere dai precisi riff di chitarra di Alessio Lex Tricarico.

Undici pezzi con due tracce che giocano a mischiare le carte, vestendo le parti di intro ed outro, e che rispetto alle canzoni presenti negli album antecedenti a questo, se ne discostano per tematiche sonore ed impatto realizzativo. Questa nuova quarta fatica (il debutto devo essere onesto, mi è proprio sfuggito) risulta più pacata, più elaborata a livello armonico, meno diretta nei modi, ma altrettanto incisiva nel contesto narrativo di primo impatto. Posso dire che è un bel disco di Metal con la emme a chiari caratteri cubitali. Non si odono sbavature, supposizioni, incertezze, tentennamenti, ed il calore della voce del nuovo singer, per certi versi, regala un’atmosfera oserei più internazionale e di ampio respiro a tutte le composizioni.

You Better Run” non regala punte vertiginose di emozionalità intrinseca, ma la timbrica del cantante ellenico riesce a far ricordare un anziano vocalist teutonico vicino agli 80 anni. Sulle stesse direzioni la terza canzone con un coro che grazie alla sua estemporanea solarità, ci regala una inaspettata apertura a melodie nordiche, quasi epiche, leggermente ammiccanti ai Blind Guardian.

Un tocco di Pantera (quelli di “Far Beyond Driven” per intenderci) all’inizio della title track. Attraverso una classica song di passaggio, la quinta, si arriva alla ballad spacca disco e divisoria, un cuneo, una sorta di boccata di ossigeno, un rifornimento acustico, una parentesi momentanea. Nulla di banale, nulla di artificiosamente costruito melodicamente parlando, tutto ben organizzato, dalla chitarra in pulito all’assolo, dai cambi di ritmica all’incedere del cantato; una song dal profumo di estate californiana.

Si riparte con la pesantezza di “Inside A Dream“, un mid tempo che non sposta di una virgola il bel lavoro fin qui svolto. Le armonizzazioni appaiono qui, in maniera evidente, in funzione delle capacità vocalistiche di Touch.

I quattro, in ultima analisi, riescono a miscelare, a dosare, a soppesare, ad aggiustare, a porre in essere, calibrandole e bilanciandole, le varie anime di loro stessi; sono in grado di far dialogare gli aspetti tecnici con le componenti emotive, quasi come a voler comandare quei demoni interiori che, prima o poi nella vita, si fanno avanti e si presentano, e che, se non si è bravi a tenere la barra dritta durante la tempesta, possono lasciare dei conti da pagare assolutamente salati.

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Fear
  2. You Better Run
  3. The War Is On
  4. Fight The Demons
  5. Nemesis
  6. Where Did the Love Go
  7. Inside A Dream
  8. Awake
  9. As I Walk Away
  10. The Answer
  11. Free
  • Anno: 2023
  • Genere: Heavy Metal Hard Rock
  • Etichetta: Wormholedeath Records

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