5La misteriosa ed affascinante Sardegna piena di misticismo e storia profondissima da sempre è terreno di cultura, di progetti musicali decisamente interessanti e che hanno molto da dire. Uno di questi sono senza ombra di dubbio gli Athiel.

Progetto creato nel 2020 da Dann IX si propone di creare una tela musicale Black/Death sugli esempi di Dissection ed altri, aumentandone il carico anticosmico, esoterico ed abissale, riuscendoci benissimo sin dalla pittorica ed agghiacciante immagine dell’artwork di questo primo album “Destroy The Laws Of Good” (preceduto dal’EP “Birth Of Darkness” del 2022).

Un immenso senso di “altra dimensione” devastante ed atroce si spalanca fin da subito e permea il tutto iniziando con l’intro ambient “Honor The Black Flame“, un impostazione quasi Dungeon Synth intrisa di solennità ma con ottime venature inquietanti, che implodono nell’inizio dirompente di “Sitra Achra” sapendo bilanciare sfuriate veloci, un riff gelido e una ritmica battagliera, ottimo il cantato e lo stop improvviso acustico pieno di pathos cullato da un bellissimo assolo vecchia maniera.

Arriviamo alla titletrack con il suo sinuoso basso che apre il tutto lasciando poi spazio ad una bella ritualità “parlata” senza cedere nei poderosi riff medio tempo incalzati di atmosfera extradimensionale che si fa sempre più cavalcante andando avanti nell’ascolto con gli impenni virtuosi sempre azzeccati e “danzanti”, smorzandosi nella enigmatica semiacustica “Mahapralaya“.

Serpent Crow” rompe di nuovo gli indugi puntando sulla venatura death iniziale mantenendo sempre il suo approccio mistico, rallentando in oscuri ma fieri intervalli puntellati in blast e un altro ottimo assolo in conclusione portandoci a “Chant Of Azagthoth“, citazione Lovecraftiana d’obbligo e ben rappresentata da una parte iniziale ambient apocalittica poi incalzata da una ritmica quasi maideniana, fino alla crescita mefistofelica ma ornata da accenti melodici di indubbio interesse.

Notevole anche “Nocturnal Mysteries” dai tocchi oserei dire burzumiani alla partenza e virtuosi nel seguito dove tutti gli strumenti sanno dipingere un atmosfera notturna e riflessiva veramente ottima.

L’album si chiude con il breve outro “Finis” che in un minuto ci spegne in un abisso cosmico senza fine.

Ottima prova di questo interessantissimo progetto, molto ispirato e pieno di idee, una grande capacità tecnica e di fantasia, immerso in un filo concettuale estremamente profondo tutto da esplorare.
In attesa di nuovi sviluppi dico gran bel lavoro!

 

Draugar

 

Tracklist:

  1. Honor to the Black Flame
  2. Sitra Achra
  3. Destroy the Laws of God
  4. Mahapralaya
  5. Serpent Crown
  6. Chant for Azagthoth
  7. Nocturnal Mysteries
  8. Finis
  • Anno: 2023
  • Genere: Black Death
  • Etichetta: Autoprodotto

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