Il progetto Dirty Blade nasce nel 2018, la band è formata da tre componenti: l’ideatore e fondatore Simone Corraddossi voce e chitarra, Alessandro Cambi alla batteria e Leonardo Lopez al basso.
‘Dirty Business’ è il loro esordio discografico, registrato al Saffa 666 Studio di Fucecchio e distribuito dalla Wanikiya Record.
Gli undici brani ci mostrano un caleidoscopico connubio tra i suoni schietti e primordiali del rock’n’roll e del punk (‘Bring Her to the Grave’), con il metal anni ’80 miscelato al groove (‘Riot Inc.’, con un giro di basso iniziale inspirato a Holy Diver del compianto R.J.Dio); ma non solo, ‘Look at me’ ha un andamento quasi progressive con la ruvida voce di Simone Corraddossi che contribuisce ad appesantirne il clima, passando forse troppo spesso tra diversi stili.
‘Pulling Tribute’ è uno strumentale di ‘cliffburtoniana’ memoria, mentre ‘Not Alone’ è una rabbiosa filastrocca; il growl di Simone su ‘Infinite’ non la rende una canzone death, anzi si affaccia finalmente un breve intermezzo thrash. Sul finale ‘The Dying of the Light’ vira su terreni quasi doom per completare una collezione di generi e sonorità veramente numerosa.
Se cercate melodia nei Dirty Blade non la trovate: la musica è istintiva, si sente tanta foga e la sensazione generale è che il terzetto sia ancora alla ricerca di uno stile proprio o comunque, anche se non personalissimo, ben definito. E’ questo aspetto che lo priva di una vera personalità stimolante. La produzione è ottima, ma ‘Dirty Business’ è un disco ‘immaturo’ musicalmente parlando: sono necessari alcuni ritocchi artistici per un miglioramento che è necessario per uscire dall’anonimato. Non per questo se ne sconsiglia l’ascolto.
Filippo Marroni
TrackList:
- Keep Your Head Down
- Bring Her To The Grave
- Riot Inc.
- LooK At Me
- God Is A Lie
- Pulling Tribute
- Australia
- Not Alone
- Infinite
- It’s Fuck
- The Dying Of The Light
- Anno: 2023
- Genere: Groove Punk Metal
- Etichetta: Wanikiya Record
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