ACID BRAINS – Il Caos Vol. 2

Nata come band Alternative Rock nel lontano 1997 fra le mura di Lucca (e nell’ultima canzone durante il parlato il nostro caro Stefano Giambastiani tradisce le proprie radici linguistiche), con il tempo ed il passare degli anni, con un’esperienza on stage fatta da più di trecento concerti eseguiti sia lungo la penisola che oltre i confini nazionali, si è diciamo trasformata ed ovviamente raffinata.

Dopo l’ep “Il Caos” del 2022, questi nuovi quattro pezzi rappresentano la naturale continuazione con una evoluzione stilistica se si vuole più marcata sia come tematiche affrontate (di sottofondo permane la annosa questione del vivere la vita nei suoi giorni legati da una costante drammatica normalità) che come approccio compositivo: le aperture sono molto interessanti come per esempio in “Mr Tanz” dove negli stacchi, il giro ipnotico del basso di Amatulli oscilla fra Cccp e Battiato.

Musicalmente più diretti e più incisivi rispetto alle precedenti produzioni, personalmente più coinvolgenti in questa nuova versione; quando il Giambastiani mi ha informato (ci conosciamo da diverso tempo ormai) circa la volontà di inziare a cantare in italiano, ho accolto la notizia con piacere e con molta curiosità di sentirlo all’opera. Devo dire che il risultato è assai soddisfacente e fin dalle prime note di “14 Febbraio” si intuiscono le tematiche decadenti, intimistiche, esistenzialistiche delineate anche nelle altre tre tracce.

Un oscillazione fra rabbia, disgusto, desolazione quella che emerge dalla riflessione sul mondo circostante e nella derivante accettazione che non è così roseo come qualcuno malignamente vuole farci credere: “Saturo” anche musicalmente rimarca questo spettro emozionale, girovagando fra timbriche, sonorità e distorsioni in un contesto serrato, per poi prendere respiro con suoni puliti e ritmiche sincopate quasi come a volere dare una speranza al nichilismo generalizzato.

Quattro pezzi apparentemente facili, di ageviole assimilabilità, ma non certo banali.

Leonardo Tomei