E’ passato un anno (era il novembre del 2022) dalla registrazione di questo concerto andato sold out con il quale il gruppo modenese celebrava il trentennio dell’uscita di “Indiani Padani“; un doppio album che contiene venti tracce nella versione in vinile, mentre sono 23 i brani contenuti nel formato digitale.
Per chi non conoscesse ancora il trio emiliano, questa è sicuramente una buona occasione per fare il pieno della maggior parte dei successi del loro repertorio che viene sintetizzato al meglio in questa seconda fatica live (la loro prima incisione, “Live“, risale al 1989 ed è rimasto per tanti anni l’unica testimonianza delle loro performance on stage).
Molti i brani del periodo Cgd/Warner, un decennio importante per il Rock italiano, quello che veniva sempre più sdoganato, trasformato ed edulcorato da certe ritrosie new – wave, soprattutto da parte di gruppi come i Litfiba, i quali con il full – length “El Diablo” del dicembre 1990, inaugurarono una nuova decade per la musica nazionale.
All’interno di questo lungo live ci sono anche brani dei primissi periodi: “Vai” tratto dal terzo vinile omonimo datato 1987 edito da una sconosciuta etichetta; c’è un’apparizione per “Johnny Scarafaggio” estratto da “Vertigine Del Mondo” del 1995; di un anno precedente sono i due brani (“Padre Nostro” e “Dammi La Mano” che compaiono su “Belli E Dannati“; dal più relativamente recente, 2013, “Siete In Attesa Di Essere Collegati Con L’inferno Desiderato“, abbiamo “Mayday” e “I Mali Che Dici Di Avere“.
Il gruppo nasce nel lontano 1979 in un piccolo paese nella provincia modenese, sulla scia del movimento punk inglese.
I primi passi muovo dentro questo recinto con venature e divagazioni dentro il Dark e la nascente New Wave.
Insieme a Gaznevada, Litfiba, Cccp, Diaframma, Neon, rappresentano il percorso ed il cammino che un certo modo di fare musica ha effettuato e come quel tipo di musica ha voluto ritagliarsi un proprio spazio all’interno dell’ampio panorama discografico segnato da una parte dall’ormai omologato Punk e dalla parte opposta dalla produzione progressive; all’interno di questo immenso ring produttivo vi sostavano presenze assai ingombranti, vuoi per commerciabilità e facilità di vendita, come per esempio la nascente discomusic (che da qui a poco – siamo agli inizi degli anni 80 – vivrà un processo involutivo giungendo ad una Pop Dance Synth artefatta); l’altra presenza massiccia – per contenuti testuali ed impegno politico apparente – era determinata dal contesto cantautoriale, sebbene dopo i mitici anni 60 e 70 i menestrelli fecero un ritorno al privato introspettivo.
I Rats ebbero il maggior punto di elevazione di riconoscimento artistico nella decade che va dal 1990 alla fine del secolo scorso; un periodo durante il quale quel tipo di fare musica, quel certo modo di scrivere canzoni, prese coscienza di sè, anche a livello di liriche, e riuscì, pur mantenendo una determinata originalità ed una identità originaria, ad approdare ad alti ed altri scenari (la vittoria al Festival Sanremo Giovani da parte della band fiorentina dei Rockgalileo nel 1994, è un segnale forte di quanto e come l’attenzione da parte degli addetti ai lavori avesse spostato i propri orizzonti), per allargare i medesimi confini di pubblico e comunque arrivando a riscuotere un discreto successo.
Un doppio cd dal vivo, sanguigno, vero, sudato, visceralmente percepibile, che farà piacere a chi già conosce la discografia del gruppo e che altresì rappresenta un valido e solido compendio bignamistico per iniziare ad apprezzare le composizioni del trio modenese.
Leonardo Tomei
Tracklist:
- Autogrill
- Ricordati Chi Sei
- I Colori Dei Dolori
- Wally
- Bella Bambina
- Indiani Padani
- Dammi L’Anima
- Diciamocelo Davvero
- Johnny Scarafaggio
- Vivo
- Sara
- I Mali Che Dici Di Avere
- Vai
- Chiara
- Fuoritempo
- Belli E Dannati
- Mayday
- L’Ultimo Guerriero
- Dammi La Mano
- Noi Sì Vivremo
- Angeli Di Strada
- Padre Nostro
- Camminando
- Anno: 2023
- Genere: Rock
- Etichetta: Bagana/B District
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