Oggi come oggi è difficile proporre qualcosa di fresco e di nuovo e, molto probabilmente, gli ascoltatori sono, fin troppo spesso, troppo pretenziosi e finiscono nel banale. Le realtà doom, al giorno d’oggi, sono moltissime e tantissime esprimono una grande qualità musicale. Bisogna ricordarsi anche l’importanza dell’Italia in questo genere e, giustamente, bisogna continuare a portare avanti questa maledetta tradizione.
L’ Electric Valley Records presenta il nuovo disco dei romani Wizard Master: ‘Ablanathanalba‘. Disco che, dopo svariati ascolti, mi ha decisamente impressionato per qualità musicale e artistica. Ora vediamo di entrare nel dettaglio.
“Hell Riders” è un brano clamoroso e costruito da diverse sfumature che hanno un unico grande denominatore: il Doom piu’ oscuro, tetro e malefico. I riff di chitarra sono veramente decadenti e colmi di grande ispirazione cosi’ come la voce del Singer rende alla perfezione quel senso di angoscia e di paura che fanno parte del genere. All’interno del brano si passa da momenti piu’ sabbathiani fino alla bellissima e lunga coda che possiede un magnifico groove gotico che sembra provenire dai vecchi film horror della Hammer o Mario Bava. L’entrata dell’organo in alcuni momenti è perfetta, cosi’ come alcune piccole intro cinematografiche. Ottima anche la sezione ritmica che segue, con grande attenzione, il lavoro svolto dalla chitarra. Eccezionale brano di apertura!
“Funeral Boogie“ ricorda i Saint Vitus dei primi anni 90: quelli piu’ metallici e decadenti. Le chitarre sono taglienti come delle lame affilate cosi’ come la sezione ritmica sprigiona una grande energia. La voce del Singer sembra prendere grande ispirazione da Bobby dei leggendari Pentagram ma riesce ad essere anche molto personale. Buon brano influenzato dal vecchio hard rock dei Black Sabbath e dal miglior doom degli anni 80. La cupezza sulfurea di “Acid“ potrebbe essere utilizzata come colonna sonora di un vecchio e glorioso film horror italiano; infatti le decadenti note e la voce disperata mi ricordano molto le atmosfere de “La Maschera del Demonio“ di Mario Bava. Brano affascinante, atmosferico e dotato di una forte magica potenza che darà grande gioia agli amanti del genere. Sembra di ascoltare i vecchi Cathedral. Bravi Wizard Master!
“Master of Wizardry” è uno dei brani piu’ originali dell’intero disco. Rintocchi di campane inquietanti e spaventosi suoni di organo, accompagnati da voci inquietanti, introducono riff sepolcrali, devastanti e decadenti che ci portano dentro un vortice lovecraftiano di grande intensità e magnificenza. Splendide e oscure emozioni Doom. Dopo l’ottimo stoner doom di “We Are Füd“ abbiamo la conclusiva “Tested by Death”. Song devastante che deve moltissimo ai grandissimi Black Sabbath ma che sembra prendere anche qualcosina dai Soundgarden piu’ tettri e sabbathiani (quelli di “Louder Than Love”). La prestazione del singer è notevole cosi’ come il lavoro di tutti gli altri membri. Gli assoli di chitarra, con wha wha incorporato, sono riuscitissimi e rendono alla perfezione l’atmosfera, oltre che del brano in questione, dell’intero album.
I Wizard Master, in mezzo a tante realtà simili all’interno della scena, esprimono una maggior originalità e sensibilità verso il genere. Molti potrebbero esprimersi dicendo che queste formazioni sembrano tutte uguali ma, dal mio punto di vista e dopo svariati ascolti del disco, credo che la formazione romana sia una delle piu’ originali della scena italiana. Disco notevole che gli amanti del genere dovranno ascoltare!
Domenico Stargazer
Tracklist:
- Hell Riders
- Funeral Boogie
- Acid
- Master of Wizardry
- We Are Füd
- Tested by Death
- Anno: 2023
- Genere: Doom
- Etichetta: Electric Valley Records
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