Dopo lo splendido “Aequilibrium”, ritornano i power progsters Noveria con l’album “Gates of the Underworld” ancora una volta per Scarlet Records. La formazione è rimasta invariata ad eccezione dell’avvicendamento alla batteria tra Omar Campitelli ed il nuovo arrivato Davide Calabretta.

Siamo davanti ad un album ineccepibile, suonato, inciso e prodotto in maniera superlativa.

“Heritage” introduce 9 brani incandescenti che completano e definiscono la maturità stilistica dei Noveria. Anche se permangono alcuni elementi derivativi dal sound dei Symphony X anche per le grandi doti vocali del cantante Francesco Corigliano, il songwriting risulta incisivo ed i brani coinvolgenti. Sin dall’esuberante brano “Origins” si coglie, oltre ad una coinvolgente conduzione melodica, un’abbondanza di idee e di riffs sorprendente. “Descent” caratterizzata dal solido andamento ritmico, vede la presenza dell’illustre ospite Fabio  Lione alla voce; risulta un brano apprezzabile ma più anonimo. “Venom” torna ad alzare l’asticella con l’apprezzabile dinamismo melodia/groove ed un’altra prova encomiabile di Corigliano.

Tutti i musicisti sono tecnicamente ineccepibili in un tessuto compositivo complesso e fruibile. Su brani come “Revenant” si nota come i Noveria cerchino di spingersi oltre certi cliché per scollarsi di dosso quel sentore di “derivazione” che li accompagna; si parla di un genere musicale piuttosto inflazionato dove i Noveria possono tranquillamente puntare al vertice.

Arriva il momento della title-track, una suite da oltre 12 minuti dove non si viene soverchiati dalla notevole mole di riffs ma tutto è gestito correttamente. Anche il tema lirico è compiuto e intellegibile, un viaggio oltre the Gates of the Underworld; probabilmente il punto più alto dell’album.

“Ascent” introdotta da una melodia arabeggiante, risulta straripante di idee sciorinate in maniera organica e mai confusionaria. “Overlord” altro picco stilistico di questo album sposta ulteriormente l’attenzione sull’incedere ritmico ed esuberante mantenendo tutti i layer melodici del loro sound. Nei 2 brani posti in coda la band fa leva su un maggiore appeal emozionale; “Anima” prima con le forti connotazioni progressive forte del continuo crescendo emotivo e la conclusiva “Eternal” sorretta dalla spiccata connotazione power, spinge sull’acceleratore e ricama in una sequenza serrata tutte le prerogative del sound dei Noveria.

“The Gates of the Underworld” è un disco profondo e ricchissimo, che merita numerosi ascolti per essere colto nella sua completezza. Si nota la volontà della band di emergere dall’etichetta di band “derivativa” che le coordinate stilistiche la collocano inesorabilmente. Ci sono riusciti? Lascerei agli ascoltatori di farsi una idea propria e concluderei con un verso del loro brano conclusivo Eternal“This is my legacy, Will you remember me?”.

 

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Tracklist:

  1. Heritage
  2. Origins
  3. Descent
  4. Venom
  5. Revenant
  6. The Gates Of The Underworld
  7. Ascent 80
  8. Overlord
  9. Anima
  10. Eternal
  • Anno: 2023
  • Genere: Power Progressive Metal
  • Etichetta: Scarlet Records

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